Giovane, forte e versatile: Yann Bisseck è ora richiestissimo sul mercato, ma l’Inter non pensa solo alla plusvalenza
Un anno fa, di questi tempi, in tanti immaginavano (o speravano) che il tedesco arrivato da un’oscura squadra del campionato danese fosse ceduto in prestito. Ora invece si parla di resistenza da parte dell’Inter di fronte a delle offerte spaventose in arrivo dalla Premier e dalla Bundesliga. Bisseck ha dimostrato di poter giocare ad alto livello in Serie A e in Champions. E di poter far bene in vari ruoli.
Il ragazzo si è distinto sia come braccetto destro (il ruolo in cui Inzaghi lo vede meglio) che come braccetto sinistro (il ruolo preferito dal giocatore) o perno della difesa (il ruolo che potrebbe coprire negli anni a venire). Ha commesso i suoi errori, dovuti all’inesperienza o all’eccesso di fiducia nei propri mezzi, ma ha saputo farne tesoro. Ora, dopo poco più di un anno in nerazzurro, sembra un giocatore molto meno grezzo e indisciplinato.
I tabloid e i siti specializzati in calciomercato, dall’Inghilterra, scrivono che il Tottenham e il West Ham United sarebbero molto interessati alle prestazioni di Yann Bisseck. Noi di interlive, ve ne avevamo già parlato tempo fa, ipotizzando una possibile proposta intorno ai 30 milioni. Secondo la stampa inglese, però, l’offerta potrebbe essere più alta, sia da parte degli Spurs che degli Hammers. A quanto pare, osservatori dei due club inglesi avrebbero assistito a Inter-Parma, redigendo poi dei report entusiastici sull’obiettivo.
40 milioni per Bisseck: la plusvalenza intriga l’Inter
Il portale CaughtOffside, parla di una possibile offerta da 40 milioni di euro: un prezzo che si tradurrebbe per l’Inter in un guadagno importante e in un’ottima plusvalenza, considerando che Bisseck è stato acquistato per 7 milioni nell’estate del 2023. 7 milioni pagati in tre comode rate…
Ma ai nerazzurri conviene davvero valutare un’uscita del ventiquattrenne tedesco? Il ragazzo si è inserito benissimo ad Appiano e ha subito confermato le sue potenzialità da roccia difensiva. In poco tempo ha saputo interiorizzare i principali dettami del gioco di Inzaghi e crescere dal punto di vista tattico.
Per età e caratteristiche, potrebbe diventare un pilastro. Già riuscendo a sostituire con tanta personalità uno come Pavard, Bisseck ha fatto capire a tutti di poter essere un elemento preziosissimo in rosa. Una sorta di jolly, che sa già farsi notare in una delle migliori linee difensive d’Europa.
Sì, non è un titolarissimo, ma non è più nemmeno solo un giovane prospetto. La sua crescita ha imposto a Inzaghi di offrirgli sempre più spazio, anche in partite importanti. E il tedesco ha risposto rendendo molto più composto e pulito il suo gioco. Sembra migliorato nella precisione dei passaggi e più a suo agio quando deve smistare il pallone in velocità. Si fa notare nei blocchi e in interdizione, ed è molto versatile.
Un futuro al centro della difesa
Deve soltanto migliorare in marcatura, imparando ad aggredire subito l’avversario da Acerbi e de Vrij. Fisicamente ha tutto per essere un giocatore dominante. A oggi, guardando le statistiche dei sette maggiori campionati europei, viene fuori che tra i centrali con la più alta percentuale di duelli vinti, al primo posto c’è de Vrij, con il 93,1%. Al secondo c’è Cedric Kripé del Reims. E al terzo Yann Bisseck con l’85,7%.
Il ragazzone tedesco potrebbe rivelarsi molto utile proprio in vista del possibile addio di de Vrij e Acerbi. Contro l’Udinese, il classe 2000 originario di Colonia ha giocato per la prima volta al centro della difesa, e ha fatto benissimo.
Quando gioca come braccetto tende a spingersi troppo in avanti, a partire palla al piede. Piazzato al posto di de Vrij, invece, è stato attento e preciso in marcatura, tenendo a bada un attaccante alto e potente come Lucca.
Inzaghi ha a disposizione un talento, con molte qualità, la più interessante a oggi sembra proprio la personalità: non ha paura, Yann. E se sbaglia, non si abbatte. Continua ad allenarsi per migliorare. Vendere oggi uno come Bisseck potrebbe essere un affari in termini di plusvalenza, ma potrebbe anche trasformarsi in un grosso rimpianto futuro.