Piace il difensore coreano ma è blindato dalla dirigenza bavarese, filtra un’alternativa al ruolo che potrebbe ingolosire Inzaghi per la prossima annata
Le ripetute emergenze difensive affrontate da Simone Inzaghi ed il resto dello staff nerazzurro in questa delicata fase di metà stagione hanno fatto emergere la necessità di correre quanto prima ai ripari, per tamponare un reparto che necessita quanto mai di forze fresche e ricambi di un certo livello.
Chiaro è che i desideri dell’allenatore devono pur sempre rivelarsi appetibili anche per la proprietà Oaktree, estremamente attenta alla gestione dei costi societari e parsimoniosa sulle potenziali spese da sostenere nell’immediato futuro in relazione ai tanti possibili scenari di mercato.
Per questo motivo, Inzaghi potrebbe esser costretto a depennare dalla propria lista dei desideri tutti quei calciatori, come nel caso del centrale coreano Kim Min-Jae, reputati inarrivabili alle condizioni economiche attuali.
Oltretutto, l’ex difensore del Napoli ha ormai piantato solide radici all’interno dello scacchiere di Vincent Kompany in Bundesliga, tanto solide da esser ormai reputato uno degli inamovibili della formazione bavarese.
A conti fatti, dunque, la dirigenza nerazzurra potrà soffermarsi soltanto su profili a basso impatto e con un discreto potenziale spendibile in futuro. In questa ristretta cerchia di candidati non dovrebbe rientrarvi neppure Eric Dier, altro difensore e mediano inglese attualmente sotto contratto (e in scadenza, ndr) con il Bayern Monaco ma aperto a nuovi scenari.
Dier all’Inter? Suggestione lontana dagli obiettivi Oaktree
Il calciatore in questione, sebbene abbia raccolto nel tempo una manciata di esperienze positive anche a livello internazionale, potrebbe non rispecchiare a pieno i canoni imposti da Oaktree ad inizio stagione.
L’ex Tottenham ha infatti da poco superato i trent’anni all’anagrafe e già questa caratteristica da sola potrebbe far storcere il naso alla proprietà. Senza contare il fatto che dal momento del suo arrivo al Bayern, Dier non ha confezionato un numero esorbitante di presenze di rilievo. Perché relegato spesso a fungere da comprimario o sostituto in un ruolo piuttosto ambìto, dall’alto di uno stato di forma tutt’altro che eccezionale.
Verosimilmente dunque l’Inter virerà su giovani leve da inserire gradualmente negli schemi di Inzaghi, come accaduto in passato con Yann Bisseck e come dovrebbe accadere anche per Tomas Palacios a stretto giro di posta. Kim e Dier restano suggestioni, verso cui non dovrebbero esser mossi passi concreti né a gennaio né a giugno.