Il centravanti argentino del Bologna piace all’Inter per età e caratteristiche tecniche, c’è una pedina da sfruttare per avvicinarlo sul mercato
La caccia al nuovo centravanti dell’Inter è incominciata già da diverse settimane. Anzi, per certi versi si potrebbe dire che Giuseppe Marotta e Piero Ausilio non hanno mai arrestato i propri movimenti dalla passata sessione estiva di mercato quando, per tamponare le spese in uscita e far felice Simone Inzaghi, si è deciso all’unanimità di trattenere per un altro anno ancora Marko Arnautovic e Joaquin Correa.
In un primo momento gli indizi di mercato hanno fatto intendere che la formazione nerazzurra avrebbe accolto volentieri Jonathan David in uscita dal Lille, ma i costi esagerati di gestione della trattativa con la sua entourage – comprensiva di elevate commissioni d’ingaggio – ha fatto lentamente scemare la pista, sebbene non cancellandola del tutto.
Così la dirigenza capitanata dalle due figure chiave dell’Inter ha incominciato a raccogliere all’interno della propria lista dei desideri, una serie di nomi caldi per il futuro. Gente su cui investire una volta ma con cui scrivere altre pagine importanti di storia a partire dal momento dell’arrivo, se le cose dovessero andare per il verso giusto.
Fra questi non può mancare Santiago Castro, grandissima rivelazione tra le file del Bologna orfano di Joshua Zirkzee e Thiago Motta.
Niente recompra su Fabbian e Castro in sconto, così l’Inter può convincere il Bologna
Arrivato nel gennaio 2024 come ripiego offensivo da sfruttare in crescendo, l’ex centravanti del Velez ha saputo sfruttare ciascuna delle occasioni avute anche a ridosso dell’avvio della nuova annata sportiva sotto la guida di Vincenzo Italiano.
Per il nuovo allenatore è diventato da subito pezzo pregiato per la regione offensiva, tanto da diventare fulcro del gioco grazie alla sua rapidità, l’intelligenza tattica ed uno spiccato senso del gol. Ad alcuni ricorda persino Gonzalo Higuain, vecchia gloria del campionato nostrano con le maglie di Napoli e Juventus, ma Castro potrebbe continuare a far parlare di sé senza il bisogno di esser accostato a grandi nomi del passato.
Nelle sedici presenze finora collezionate in campionato ha messo a referto quattro reti e tre assist, slanciando ulteriormente il proprio valore di mercato fino a quota 30 milioni. Il tutto dall’alto dei suoi vent’anni: una cifra particolarmente cara alla visione di Oaktree e dell’Inter di Marotta.
L’argentino sembra dunque nascondere tutte le caratteristiche adeguate per entrare a far parte dell’élite nerazzurra del futuro, al netto di doverose considerazioni.
Il più grande scoglio da superare per il club di Viale della Liberazione resta infatti il costo del cartellino, sommato al pressing insistente di diverse realtà internazionali. Ausilio potrebbe scamparla soltanto includendo nella trattativa una annotazione importante sul futuro di Giovanni Fabbian, ceduto al Bologna nell’agosto 2023 ma sul quale l’Inter detiene ancora il diritto di recompra da 12 milioni esercitabile dal giugno 2025.
Annullare tale opzione fungerebbe da ‘sconto’ al momento dell’acquisizione di Castro, per far abbassare il costo complessivo del trasferimento. Ma non è detto che il Bologna possa esser pienamente contento di questa formulazione. Meglio cederlo a prezzo pieno alla miglior offerente.