L’attaccante argentino, scivolato ancora una volta all’indietro nelle gerarchie di Inzaghi, potrebbe cambiare aria: destinazione incredibile
Se si giocasse sempre al ‘Bentegodi‘ di Verona, probabilmente avrebbe fatto più gol di Marcus Thuram. Se l’Inter incontrasse tutte le domeniche la formazione scaligera, l’attaccante sudamericano sarebbe un top player da blindare con un contratto lungo. Peccato che, al di là dell’innegabile feeling col campo della città veneta, l’apporto alla causa di Joaquìn Correa dal suo arrivo in nerazzurro – era la prima stagione di Simone Inzaghi alla guida della Beneamata – sia stato, ed è, davvero scarso.
Due gol all’esordio, nell’agosto del 2021 nel succitato impianto, contro i gialloblù. Poi un interminabile periodo oscuro, intervallato anche dalla disastrosa esperienza di Marsiglia, conclusa con zero gol all’attivo, per poi tornare ad essere, di fatto, la quinta scelta nelle rotazioni d’attacco del tecnico. Dietro i due titolari, certo, ma anche dietro Mehdi Taremi e Marko Arnautovic.
Schierato titolare a sorpresa nell’ultima sfida in casa del Verona, lo scorso 23 novembre, l’ex Lazio e Sampdoria ha onorato la sua vena realizzativa contro la compagine veneta. Una rete e due assist, per dare un segnale della sua presenza in zona gol. Peccato che, come accadde dopo il brillante debutto di oltre tre anni fa, tutto è stato derubricato quasi come un’eccezione. Come un lampo in un’avventura che, in primis per Inzaghi che lo aveva fortemente voluto, è stata semplicemente fallimentare.
In scadenza di contratto a giugno 2025, il ‘Tucu’ è ormai sul mercato dalla scorsa estate. La dirigenza nerazzurra ha provato ad inserirlo in alcuni possibili affari di mercato – soprattutto col Bologna per arrivare a Ndoye, e col Torino per abbassare il cash che Cairo chiedeva per Ricci – ma senza successo. Ormai, con la sessione invernale di mercato già iniziata, Marotta non può che sperare al massimo in un indennizzo minimo se volesse cedere il calciatore a gennaio.
All’orizzonte ecco però spuntare, come già accaduto per altri suoi connazionali sopra i 30 anni, la possibilità di un ritorno in patria. Formatosi nell’Estudiantes, club che vede come presidente un certo Juan Sebastiàn Veron, illustre ex nerazzurro, l’attaccante potrebbe davvero tornare nella società che lo ha formato nel suo settore giovanile.
“Sarebbe molto illusorio pensare ad un ritorno di Joaquín a 31 anni. Ovviamente ci sono delle decisioni da prendere, ma bisogna capire i momenti e rispettarli, cercare di fare in modo che, se hai l’intenzione giusta, possa succedere davvero. Altrimenti non fa nulla. Se sceglie di tornare, molto meglio, ma il legame con il club continuerà ad esistere, che ritorni o meno. Trovo davvero interessante che domani possa venire e portare la sua esperienza da un altro posto“, ha dichiarato la ‘Brujita‘ nelle dichiarazioni riportate dal portale ‘0221.com.ar‘.
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