Il club meneghino guarda in casa della Dea per un colpo in difesa: l’affare è alla portata, servono 10 milioni
Una fucina di talenti. Una realtà che, anno dopo anno, sforna giocatori destinati poi a finire nel mirino dei grandi club italiani o stranieri. L’Atalanta è certamente un modello da seguire, sebbene il continuo miracolo della società orobica sia strettamente legata alla presenza di Gian Piero Gasperini: uno che riesce a tirare fuori il massimo da ogni calciatore che passa dalle sue mani.
Non è forse un caso che giocatori che in maglia Atalanta hanno reso da fenomeni (Hojlund e Koopmeiners su tutti, per non parlare di Robin Gosens e di Merih Demiral), una volta cambiata casacca non si siano ripetuti sugli stessi livelli. Anzi, in taluni casi il rendimento è sceso drasticamente, alimentando la leggenda (che poi tanto leggenda non sarebbe) che il merito di una qual certa parabola di questo o quel profilo sia fondamentalmente merito del mister.
Al di là di questa disputa, che spesso ha condizionato il giudizio sul vero valore dei giocatori in forza alla Dea, sono ancora diversi i gioielli che i bergamaschi possono vantare tra le proprie fila. Da Ademola Lookman a Mateo Retegui per finire con Matteo Ruggeri e Giorgio Scalvini, la dirigenza bergamasca ogni anno deve fare i conti con gli assalti ai suoi big.
Ovviamente la stessa Inter ha guardato spesso e volentieri in casa degli omologhi nerazzurri in vista di qualche colpo. Milionario o low cost che sia. E anche a parametro zero, se se ne presentasse l’occasione.
Già da qualche settimana Beppe Marotta sta sondando il terreno sulla situazione Mario Pasalic: il centrocampista croato – contratto in scadenza a giugno 2025 – non ha ancora rinnovato con l’Atalanta. E sembrerebbe non intenzionato a farlo. Un’ottima possibilità, per il Re conclamato dei colpi a ‘zero’, per chiudere un altro vantaggioso affare. Ma c’è dell’altro.
Oltre a monitorare con attenzione il lento recupero dall’infortunio di Giorgio Scalvini – vittima della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro nello scorso giugno – il club di Viale della Liberazione ha aperto un fascicolo su Berat Djimsiti, l’affidabile difensore albanese di cui si parla sempre troppo poco.
31 anni, contratto in scadenza a giugno 2026, l’ex Benevento potrebbe approdare a Milano per una cifra intorno ai 10 milioni. Non più giovanissimo ma giocatore di grande esperienza ed affidabilità, Djimsiti può essere una valida alternativa al trio titolare di Simone Inzaghi. A patto che nel frattempo non rinnovi il suo accordo col club di Percassi.
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