Erede di Acerbi dal Portogallo: investimento folle per chiudere

Finora Acerbi ha giocato 11 partite: 9 in Serie A e 2 in Champions; ma l’Inter lo aspetta ancora e rimanda all’estete la ricerca dell’erede

Alla fine di Inter-Empoli, Farris, in panchina al posto dello squalificato Inzaghi, ha ammesso che lo staff tecnico sta ancora aspettando il recupero di Francesco Acerbi. Una dichiarazione che sembra escludere, così come ripetuto più volte da Marotta, qualsiasi colpo in entrata a gennaio.

Francesco Acerbi
Erede di Acerbi dal Portogallo: investimento folle per chiudere (Ansa) – interlive.it

Garanzie non ce ne sono“, ha detto Farris sul recupero del centrale, “torneranno tutti appena possibile e li inseriremo tutti nelle rotazioni, perché sono tutti giocatori importanti, Acerbi in primis…“. L’ex Lazio si sta allenando in gruppo dal 13 gennaio, anche se tre giorni prima della sfida contro l’Empoli ha subito un altro rallentamento, tornando al personalizzato.

A ogni modo, l’Inter sa che dopo l’intervento per pubalgia e i vari stop che sono seguiti, Acerbi non può essere più considerato una risorsa garantita per la difesa. Per tutto il resto della stagione, dunque, a tirare avanti la carretta sarà de Vrij, nella speranza che non si fermi anche lui a causa dell’utilizzo costante.

Acerbi, tempo scaduto: serve subito l’erede

L’impressione è che il fisico di Acerbi non sia più in grado di sostenere un ruolo da titolare nell’Inter. E non è una buona notizia, perché durante la sua permanenza a Milano è stato eccezionale. Tosto contro ogni tipo di avversario (da Lukaku ad Haaland) e fondamentale anche come marcatore: è stato suo il goal che ha dato all’Inter la seconda stella nel derby.

Acerbi
Acerbi, tempo scaduto: serve subito l’erede (Ansa) – interlive.it

Ma il tempo non può essere fermato né rallentato. Acerbi non sarà sostituito a gennaio, ma non per fiducia nei confronti del suo stato di salute atletica. Il problema è che l’Inter non è in grado di affrontare subito il problema della sostituzione. L’errore è stato di valutazione, ed è stato commesso qualche mese fa dovuto: d’estate, la dirigenza avrebbe dovuto fare uno sforzo per trovare subito un degno erede.

Sostituire Acerbi con uno tanto per non serve a nulla. Ed è questo il motivo per cui l’Inter preferisce rimanere così com’è: un altro Palacios non avrebbe spazio e non potrebbe neanche crescere in un contesto congeniale. Il sostituto serve per il prossimo anno. E servono i soldi.

Servirebbe un marcatore pure, di qualità e personalità. Ma in giro ce ne sono pochi. A Inzaghi piace Isak Hien dell’Atalanta: un giocatore non proprio giovanissimo (ha ventisei anni) ma di grandi prospettive, forte fisicamente e tatticamente preparato, ma non perfetto nelle ultime uscite (contro il Napoli ha sbagliato moltissimo). L’altro grosso difetto è che non è economico: la Dea potrebbe chiedere sopra i 30 milioni.

L’alternativa potrebbe essere Gila della Lazio. L’altro nome ancora nei radar nerazzurri è quello di Bijol dell’Udinese. Dei tre, il più interessante è di sicuro Hien, anche se in tanti non lo reputano già in grado di guidare la difesa nerazzurra.

Il nome utile dal Portogallo ma dal prezzo troppo alto

Bisognerebbe però ricordarsi dello status di Acerbi prima di arrivare all’Inter: era considerato un giocatore finito, buono al massimo come riserva, e invece ha stupito tutti. Ovviamente, i tifosi dell’Inter sognano nomi più suggestivi. Come per esempio quello di Goncalo Inacio dello Sporting Lisbona.

Goncalo Inacio
Il nome utile dal Portogallo ma dal prezzo troppo alto (Ansa) – interlive.it

Il grande talento ventitreenne, tra i migliori prospetti d’Europa, è un difensore centrale vecchio stampo, tenace in marcatura e duro nei contrasti, che può essere impiegato come perno in una difesa a tre ma anche come braccetto destro.

Secondo alcune voci levatesi dai blog portoghesi, potrebbe essere offerto all’Inter per il post Acerbi. Ma per l’Inter è un nome assai complicato: ha clausola di 60 milioni di euro e lo Sporting non lo cederebbe a meno di 50…

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