Un classe 2006 è riuscito a prendersi la scena con una bella giocata, andando vicino all’eurogoal: fu paragonato ad Alessandro Del Piero
Le ottime prestazioni in U18 e in Primavera, gli allenamenti con i grandi, l’esordio in Champions, e poi il rinnovo. L’esterno d’attacco classe 2006 è un mancino bravo nel dribbling e dalla ottima visione di gioco: Zanchetta lo schiera quasi sempre a destra, per permettergli di accentrarsi e provare il tiro. Quest’anno è già a quota 7 goal e 7 assist. E ora può anche vantare un esordio in Champions.
Le sue più grandi qualità sono l’estro e la velocità. E c’è chi lo descrive già come un predestinato… L’Inter crede molto nelle sue qualità. E infatti, il giorno dopo l’esordio in Champions, il ragazzo ha ottenuto un rinnovo fino al 2029. Saranno dunque giornate da ricordare per sempre per Giacomo De Pieri.
“È due volte Del Piero“, disse illo tempore lo scout che lo presentò a Samader, ex responsabile del settore giovanile dell’Inter. Solo un gioco di parole? Ce lo dirà il tempo… Intanto, il ragazzo è cresciuto così come l’Inter sperava in questi primi anni in nerazzurro.
Nato a Lughignano, una cittadina in provincia di Treviso, è stato preso dall’Inter quando aveva appena tredici anni dalla Liventina. Roberto Samaden si recò ad assistere a una partita e discusse con Bruno Cover, osservatore storico del club provinciale che da molti anni collabora con l’Inter. Fu proprio in quella occasione, come racconta La Gazzetta dello Sport, che Cover commentò scherzosamente: “È due volte Del Piero“.
Capocannoniere dell’Inter U16, è poi riuscito a collezionare 14 goal e 9 assist in 24 partite con l’Inter U17. Nel 2023, è stato convocato da Corradi nell’Italia U17 per il campionato europeo. Invitato più volte ad allenarsi con la prima squadra da Inzaghi, sembra un profilo in grado di offrire molte qualità. Un giocoliere abile nello stretto, capace di superare l’uomo nell’uno contro uno, palleggiatore elegante e bravo nel creare spazio per i compagni di squadra.
Mettendo un po’ di massa e accumulando esperienza, De Pieri potrebbe fare presto il salto fra i grandi. L’Inter potrebbe prestarlo in Serie B, com’è già accaduto per Pio Esposito. E lì bisognerà capire se il approccio creativo e il stile di gioco incisivo reggerà l’urto con il calcio adulto.
De Pieri si adatta a più ruoli: è un’ala, ma può giocare anche come trequartista o come seconda punta. Ma il meglio lo dà quando può tagliare all’interno e creare opportunità per il terzino in sovrapposizione o cercare il tiro da fuori. Il ragazzo sa anche pressare e difendere. Non manca di aggressività.
Cosa gli manca per esplodere? Per ora, manca nel fisico, soprattutto. Strutturalmente, anche se non imponente, ha equilibrio e agilità, grazie al baricentro basso. Ma deve mettere massa. Inoltre deve trovare anche una collocazione tattica più definita. Per ora, funziona sia come playmaker avanzato che come ala, ma all’Inter potrebbe servire di più come regista o come seconda punta.
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