Oaktree vende già l’Inter: “Trattative concrete”, cosa sta succedendo

Degli investitori potrebbero essere interessati all’Inter, ma bisogna capire se come proprietari o soci e quale sarà la posizione di Oaktree

Dopo la puntata di Report dello scorso 2 febbraio dedicata all’Inter, si torna a parlare di cessione del club. Ovviamente non c’è alcun nesso causale fra trasmissione e voci di passaggio di proprietà. La lunga inchiesta sull’Inter del programma RAI si è concentrata sulla gestione finanziaria l’era Suning, ponendo l’accento sul fatto che il club potrebbe aver ricevuto sponsorizzazioni fittizie (soldi da società cinesi legate a Zhang padre tramite contratti di sponsorizzazione non giustificati).

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Oaktree vende già l’Inter: “Trattative concrete”, cosa sta succedendo (X/Ansa) – interlive.it

Un ex membro della commissione di vigilanza ha poi rivelato di essere stato pressato per non escludere l’Inter dal campionato di Serie A. Poi, si è insistito sulla solita storia: l’Inter, sommersa da debiti, avrebbe in qualche modo alterato i bilanci per poter continuare a giocare il campionato.

La puntata, molto commentata sul web, ha espresso in realtà tutte questioni risapute e poco rilevanti. Anche la questione del debito è stata raccontata con molta superficialità. Le sponsorizzazioni della famiglia Zhang non hanno mai lambito l’illegalità. Il debito non è mai stato di 800 milioni. Anzi, l’Inter ha ridotto moltissimo i sospesi e, a livello di bilancio, è quasi in pareggio.

Da cinque anni si continua a parlare di un’Inter in crisi destinata a essere svenduta. Da BC Partners fino a Zilliacus, tantissimi nomi sono stati accostati al club. Ma, alla fine, la società è passata in mano al fondo Oaktree, dopo che il gruppo cinese degli Zhang ha lasciato il timone ai propri creditori dopo non essere riuscito era a restituire un prestito di 360 milioni.

Oaktree raggiunto da potenziali investitori: comincia una trattativa per la cessione?

Nell’edizione di stamattina, Il Sole 24 Ore è tornato a parlare di cessione. Sappiamo che il fondo americano ha preso l’Inter per rivenderlo. E all’orizzonte potrebbero già essersi profilati i primi interessati. “Secondo diverse fonti, le manifestazioni d’interesse non sono arrivate su sollecitazione del fondo USA e al momento non sono state avviate trattative concrete“, si legge sul quotidiano economico. “Si tratta comunque di un segnale dell’appetito potenziale degli investitori per il club, nell’ottica di una cessione futura“.

Beppe Marotta
Oaktree raggiunto da potenziali investitori: comincia una trattativa per la cessione? (Ansa) – interlive.it

Quindi si tratterebbe di investitori interessati a entrare come soci di minoranza. E per il Sole 24 Ore dovrebbe essere un’ipotesi da non scartare a priori, anche se al momento non c’è nessuna trattativa concreta. Inoltre, secondo il quotidiano, tale interesse rivelerebbe come l’Inter sia oggi presa seriamente in considerazione da investitori internazionali. Anche grazie alla strategia di risanamento messa in campo da Oaktree, e soprattutto al dossier sul nuovo stadio.

L’idea è appunto che gli americani cominceranno a pensare seriamente alla cessione non appena metteranno la firma sullo stadio nuovo. Finché non sarà risolta quella situazione, è difficile che si possa concretizzare una cessione. Per il resto, Oaktree è un fondo che gestisce circa 190 miliardi di dollari. Una realtà che in teoria non dovrebbe avere alcun interesse a vendere quote di minoranza.

Il suo obiettivo dichiarato è la vendita totale a 1,5 miliardi. E per arrivare a questa cessione, il fondo sa di dover continuare a lavorare, sempre insieme a Marotta. Qualche mese fa si era parlato di una dead-line: il 2027.

Il problema del bond non ancora estinto

Non è facile trovare un acquirente disposto a versare una simile cifra. Ci vorrebbe uno sceicco in grado di acquisire il club utilizzando capitali propri. Oppure bisogna di nuovo aprirsi a società o fondi di investimento. Dunque, entità come fondi sovrani o private equity, che potrebbero vedere nell’Inter un’opportunità di investimento, puntando su una strategia a lungo termine e sulla valorizzazione del brand.

Inzaghi e Marotta
Il problema del bond non ancora estinto (LaPresse) – interlive.it

Oppure potrebbe farsi avanti un interessato in grado di raccogliere finanziamenti esterni per completare l’acquisto, come fatto da RedBird Capital Partners con il Milan. Ma RedBird ha preso il Milan nel 2022 sfruttando una combinazione di capitale proprio e debito: un finanziamento di oltre 500 milioni all’8% di interesse e una successiva emissione di oltre 400 milioni al 13% di interesse.

Il bond dell’Inter, al momento, è al 6,75%. Questo bond rappresenta il costo del debito per il club e comporta pagamenti di interessi regolari agli obbligazionisti. Chi acquisterà l’Inter erediterà anche questo bond. Con un tasso relativamente basso rispetto ai tassi attuali. E ciò potrebbe rappresentare un’opportunità di finanziamento vantaggiosa. Basta guardare i tassi ottenuti da RedBird, che sono molto più alti.

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