Il club nerazzurro è sempre a caccia di giovani prospetti in vista dell’anno prossimo: il colpo intriga non poco Marotta
Dopo aver constatato, e non è certo la prima volta in stagione, che quando chiamati al proscenio gli attaccanti di riserva dell’Inter raramente rispondono ‘presente‘, il club meneghino avrebbe deciso di rompere definitivamente gli indugi. Col mercato invernale ormai chiuso, le scelte e le strategie si spostano sulla sessione estiva di scambi: una finestra su cui Marotta ed Ausilio stanno in realtà lavorando da tempo.
Riprova ne è l’acquisto anticipato di Petar Susic, 21enne centrocampista della Dinamo Zagabria che l’Inter ha prelevato dal club croato per 14 milioni di euro più bonus. Il gioiello, che resterà in patria fino a fine stagione, si unirà alla truppa dal prossimo luglio, quando la Beneamata sarà impegnata nell’affascinante avventura del Mondiale per Club.
Tornando ai problemi offensivi della pur validissima, almeno sulla carta, rosa nerazzurra, le prestazioni di Correa, Arnautovic e Taremi non sono state all’altezza della situazione fino a questo momento. Con l’argentino e l’austriaco in scadenza di contratto e destinati all’addio a fine stagione, urgono rinforzi per l’immediato futuro.
Oltre al possibile ritorno alla base di almeno uno dei due fratelli Esposito – Sebastiano sta facendo sfracelli ad Empoli, mentre Francesco Pio sta incantando a La Spezia – la dirigenza nerazzurra lavora su quei giovani profili che si stanno mettendo in luce nel campionato di Serie A.
Inter, occhi sulla coppia argentina dell’Appennino
Oltre a monitorare con grande attenzione i progressi di Nico Paz, la stellina del Como sul quale incombe però il diritto di recompra del Real Madrid, la società meneghina segue da tempo le capacità realizzative e non solo di Santiago Castro, il ‘piccolo’ Lautaro del Bologna già giustiziere dell’Atalanta in Coppa Italia.
Alle spalle del centravanti argentino, tra i felsinei si sta imponendo all’attenzione del grande pubblico un indiscutibile talento arrivato in città nello scorso luglio. Geniale, talentuoso, letale quando può partire dalla sinistra a piede invertito, Benjamin Dominguez è un diamante grezzo che potrebbe trasformarsi presto, magari grazie alla cura Inzaghi, in un campioncino che potrebbe essere molto utile alla causa.
Il nativo di La Plata, classe 2003, è una sorta di Valentin Carboni ma di piede destro. Tre gol e un assist – quasi sempre partendo dalla panchina poi – in appena 683 minuti sul terreno di gioco in Serie A sono un ottimo biglietto da visita. Il Ds rossoblù Sartori si prepara ad accogliere l’offensiva dell’Inter sul giovane sudamericano: si parla di almeno 15-20 milioni per strapparlo al lungimirante dirigente del club emiliano.