Derby d’Italia affidato ad una vecchia conoscenza di bianconeri e nerazzurri, l’ultimo incontro con le due squadre è stato infelice. Particolari attenzioni sul tecnico
È di nuovo quel periodo dell’anno. Juventus e Inter si incontreranno faccia a faccia la prossima domenica sera entro le mura dell’Allianz Stadium per stabilire, come consuetudine vuole, a chi spetterà portare a casa il maggior bottino possibile fra le due realtà più titolate di Serie A.
Anche se al momento bianconeri e nerazzurri hanno obiettivi di vita differenti, simbolicamente rappresentate da differenti situazioni in classifica, un derby è pur sempre un derby. Ciò suggerisce che non mancheranno le occasioni per infierire l’una sull’altra, tanto nel punteggio quanto nei momenti maggiormente tensivi dei novanta minuti di gioco.
Del resto, la storia parla da sé. A maggior ragione se la direzione di una partita tanto delicata viene affidata a Maurizio Mariani, esperto arbitro quarantaduenne dell’AIA, con cui Juventus e Inter hanno già avuto a che fare in passato. Fronte ‘Vecchia Signora’, probabilmente non c’è poi così tanto da recriminare. Ma per il ‘Biscione’ i sentimenti sono tutt’oggi molto contrastanti.
Tutto risale a quell’infausto ottobre 2021, quando in occasione del Derby d’Italia del girone d’andata affidato proprio a Mariani, l’Inter si è fatta raggiungere all’ottantanovesimo minuti di gioco dalla rivale torinese, dopo aver tenuto fra le mani un magro e temporaneo vantaggio di una sola rete. Ecco cosa era accaduto.
Quello strano contatto fra Denzel Dumfries ed Alex Sandro in area di rigore, inizialmente non ravvisato da Mariani poi richiamato al VAR, aveva fatto infuriare non poco il tecnico Simone Inzaghi.
Non tanto per il fallo in sé quanto per la rassicurazione che il piacentino aveva ricevuto dall’arbitro un istante prima, in merito al fatto che secondo la sua prematura analisi non ci sarebbe dovuto essere alcun rigore.
“Quando un arbitro ti dice che è tutto a posto e poi viene presa una decisione differente, è lecito innervosirsi“, aveva raccontato Inzaghi a margine dell’incontro. Poi la puntualizzazione pungente: “Stavo preparando una sostituzione e poi ho istintivamente lanciato una casacca per aria. Giusta l’espulsione per la mia reazione, ma ha sbagliato anche Mariani a dirmi cose non vere”.
Gli occhi sono dunque puntati sia sull’arbitro che sullo stesso allenatore nerazzurro, ormai schedato dalla formazione arbitrale che gestirà dal primo minuto una partita potenzialmente vibrante.
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