Dopo la grande partita a Firenze contro l’Inter, l’attaccante italiano non si è ripetuto al Meazza ma resta una delle punte più interessanti in Serie A
Quando la Fiorentina ha pagato 13 milioni più 5 di bonus per il cartellino di Moise Kean molti tifosi bianconeri hanno esultato mentre i più sospettosi hanno storto il naso parlando di un affare poco limpido. Oggi il classe 2000 di Vercelli ha già 19 goal all’attivo in 28 presenze, 15 in Serie A e altri 4 in Conference League.
Per strapparlo alla Viola, a giugno, le squadre interessate potrebbero quindi dover offrire più di 35 milioni di euro. L’eterna promessa, deludente in bianconero, all’Everton, al PSG e nella sua seconda esperienza alla Juve, sembra aver trovato il modo di esprimere al meglio le sue potenzialità.
Oggi è rispettato non solo come attaccante forte fisicamente, ma anche come giocatore rapido, di buona tecnica e bravo a far salire la squadra. Come lui, in Italia, ce ne sono pochi… Ed è per questo che Luciano Spalletti non può prescindere dalla sua presenza in Nazionale.
Nell’ultima puntata di Cronache di Spogliatoio, Riccardo Trevisani ha parlato a lungo di uno dei principali talenti di proprietà dell’Inter, paragonandolo appunto a Kean. Il giovanissimo, sempre in evidenza nel suo percorso nel settore giovanile nerazzurro, sta facendo benissimo nel suo secondo campionato di Serie B con la maglia dello Spezia.
Francesco Pio Esposito è un classe 2005 su cui punta anche la Nazionale. Oggi è in vetta alla classifica marcatori di B: 12 le reti all’attivo. L’ultimo goal lo ha segnato nel recupero contro il Palermo, girandosi di testa e rivelando ancora una volta grande presenza fisica. Per Trevisani, l’Inter dovrebbe scommettere su Esposito.
Pio Esposito come Moise Kean: l’Inter punta sul classe 2005
“Mi sento di scommettere su di lui perché ha tutto“, ha spiegato il giornalista. “Non ha la stessa raffinatezza tecnica di suo fratello Sebastiano Esposito, ma ha i piedi molto buoni, è uno che sa giocare, ma ha più fisico, più senso del goal e ha un carattere che lo può portare ad avere quella calma e non frenesia che vediamo ad esempio in Arnautovic quando entra in campo, o in Vlahovic alla Juventus“.
Secondo Trevisani, il fatto che Pio sia di indole calma è un ottimo segno: è una cosa che può fare la differenza. “Poi i piedi sono buoni e ha il senso del goal, che è la cosa più importante per un attaccante. Quindi non gli vedo un ostacolo a diventare attaccante dell’Italia nel prossimo futuro, spero con suo fratello vicino”.
Anche l’Inter punta sul più giovane dei fratelli Esposito. E molto probabilmente lo aggregherà alla prima squadra per il Mondiale per Club. Dopodiché dovrebbe mandarlo di nuovo in prestito. Prima di tornare all’Inter per giocarsi il posto da titolare, il ragazzo deve crescere. La pensa così anche Trevisani: “Tra due anni può anche giocare a Milano, ma adesso sta con lo Spezia in B. Bisogna fargli fare una stagione in Serie A prima. Per Sebastiano c’è voluto tempo e finalmente si sta consacrando quest’anno con l’Empoli. Un anno, a Pio, bisogna farglielo fare in Serie A“.
“Anche perché se torna all’Inter per fare la riserva di Lautaro e Thuram gioca poco“, ha concluso il giornalista. “Ha bisogno di un colpo alla Kean, di qualcuno che gli dia fiducia. Come ha fatto allo Spezia, ma in Serie A”.