Una partita storta, e tutti sembrano pronti a ripudiare Simone Inzaghi: l’ex nerazzurro non ci sta e loda il tecnico nerazzurro
Dopo la sconfitta di Firenze ci ha messo la faccia, e dopo il 2-1 a Milano, sempre contro la Fiorentina, ha dichiarato di essere contento di essere stato il bersaglio principale delle critiche. “Così hanno lasciato stare i miei giocatori“, ha spiegato. Dopodiché, ha aggiunto che il ruolo da capro espiatorio non gli pesa. “Sono io il garante“, ha ribadito.
Un allenatore di qualità fa così. Si espone per proteggere la squadra. Nel caso, si addossa critiche, antipatie e attacchi. E Inzaghi lo fa da quattro anni, non da ieri. La differenza è che nelle ultime uscite, anche di fronte alla stampa, sembra più determinato che mai. Al Meazza, lunedì sera, è apparso più animato del solito: teneva in pugno tutto lo stadio e tutta la squadra. Simone Inzaghi si è dunque riabilitato?
Intervenuto negli studi di Sky Sport, l’ex Inter Beppe Bergomi ha voluto spendere parole di stima nei confronti del lavoro di Simone Inzaghi in nerazzurro: “Inzaghi è bravissimo, è cresciuto tantissimo. Non mi capacito di come non gli vengano riconosciuti i meriti per quello che fa, per come gioca questa squadra da tre o quattro anni: l’Inter gioca bene“.
Tutti sul carro Inzaghi: “Perché non gli riconoscono i giusti meriti?“
“Tutti danno per scontata la rosa profonda, ma quella ce l’hanno tutti: c’è chi lascia fuori giocatori in Champions. La rosa dell’Inter, l’ha fatta crescere lui!“, ha continuato Bergomi, sottintendendo che giocatori come Carlos Augusto, Bisseck e Zielinski hanno acquistato fiducia proprio perché sfruttati molto, anche in partite importanti europee.
Secondo Bergomi, Inzaghi sta reggendo benissimo il difficile mondo nerazzurro, dove se perdi una partita scatta la tragedia. Secondo l’ex capitano nerazzurro, anche quando perde, l’Inter non delude quasi mai dal punto di vista del gioco. Ma Inzaghi ha oggi imparato a sopportare certe critiche, ad addossarsele. “Io non so come ragionano i giocatori, perché leggono e sanno: ma se arrivano le critiche maggiormente all’allenatore e lasciano tranquilli i ragazzi, meglio“, ha commentato Bergomi.
“Tutti noi guardavamo le pagelle e anche quando non volevi guardarle ti telefonava l’amico per dirtelo… figurati adesso. Secondo voi Barella se le fa scivolare addosso? Ma che partita ha fatto? Al netto degli episodi, l’Inter ha preso due pali, la rovesciata… Per quello dico che ha meritato“, ha concluso il commentatore di Sky Sport.
Inzaghi, lo scudo
Anche un altro ex Inter, Antonio Paganin, intervistato da TMW Radio, ha tessuto le lodi dell’allenatore dell’Inter, parlando di un importante salto dal punto di vista qualitativo. “Non so se è nella top 5 dei tecnici mondiali, ma di certo è un signor allenatore“.
Paganin ha voluto poi ricordare come il tecnico piacentino abbia saputo introdurre delle novità tecniche, che vedremo dove porteranno. “Bene dal punto di vista caratteriale, dunque, ma ora andiamo avanti, che ora c’è la Juventus. Sulla rosa dell’Inter dico che è la più forte, è da più anni che ce l’ha in mano. I giocatori dell’Inter rispetto alle altre competitor hanno qualcosa in più. Ma è cambiata la comunicazione di Inzaghi: si è affinata. E questa cosa alza ancor di più il livello di questa squadra“.
E Paganin ha ragione. Certe parole di Inzaghi sembrano far bene all’ambiente. Come fa da quattro anni a questa parte, si pone come scudo davanti ai suoi giocatori, ma ora alza anche la voce quando si vorrebbe far passare l’Inter per favorita dagli arbitri, o altre stupidaggini del genere.