A Torino riemersi anche i limiti del tecnico nella gestione dei cambi. I numeri negli scontri diretti sono preoccupanti in vista dei crocevia con Napoli e Atalanta
Non scopriamo l’acqua calda dicendo che l’Inter di quest’anno è lontana parente di quella bella e dirompente, ma anche affamata dell’anno scorso. Lo testimoniano le presentazioni, in particolare i secondi tempi, Torino compreso in cui la partita non viene azzannata ma subita.
Un mix di problemi
È solo un problema psicologico, di motivazioni, o pure di gambe che non girano più a lungo, specie in alcuni elementi? Probabilmente entrambe le cose, a cui si aggiunge una gestione dei cambi da parte di Inzaghi molte volte poco convincente e tardiva.
Inzaghi, gestione dei cambi tardiva
Anche ieri, Calhanoglu (che cade come una pera cotta nell’azione del gol) e Mkhitaryan erano scoppiati dopo cinque minuti dall’inizio della ripresa, eppure sono usciti solo a dieci dal termine, con la Juve dominante a centrocampo già da un pezzo.
🗣#Inzaghi a Dazn: “Non dobbiamo fare proclami, perché quello che stiamo facendo per i nostri obiettivi non basta.Dobbiamo cambiare marcia specie negli scontri diretti. Perché 3 cambi dopo 16 minuti della ripresa? Non eravamo più fluidi come nel primo tempo”. #JuveInter pic.twitter.com/x60KuwffBH
— Interlive (@interliveit) February 16, 2025
Gli stessi punti dell’ultima Juve di Allegri
Alle prestazioni, si aggiungono i numeri. A partire dei punti in meno rispetto alla scorsa annata trionfale: -12 alla 25esima giornata, 66 rispetto ai 54 attuali, gli stessi che aveva la Juve di Allegri seconda in classifica ma in netta parabola discendente. Vlahovic e soci erano però a -12 dall’Inter, già fuori quindi dalla lotta al titolo.
Malissimo negli scontri diretti

È vero che i campionati si vincono battendo le cosiddette piccole, ma difficilmente con un ruolino di marcia così negativo negli scontri diretti, punto di forza della passata stagione (nemmeno una sconfitta!). In nove partite, dai derby col Milan alla doppia sfida con la Juve passando per quella con la Fiorentina, Lautaro e compagni hanno conquistato soltanto 12 dei 24 punti a disposizione:
- 30 agosto 2024: Inter-Atalanta 4-0
- 22 settembre 2024: Inter-Milan 1-2
- 27 ottobre 2024: Inter-Juventus 4-4
- 10 novembre 2024: Inter-Napoli 1-1
- 16 dicembre 2024: Lazio-Inter 0-6
- 2 febbraio 2025: Milan-Inter 1-1
- 6 febbraio 2025: Fiorentina-Inter 3-0
- 10 febbraio 2025: Inter-Fiorentina 2-1
- 16 febbraio 2025: Juventus-Inter 1-0
Scudetto a Conte senza una netta inversione di tendenza
3 vittorie, 3 pareggi e altrettante sconfitte, di queste due nell’arco di dieci giorni. Sono numeri preoccupanti in previsione dei prossimi due scontri diretti, entrambi in trasferta contro Napoli e Atalanta. Senza una netta inversione di tendenza, altrimenti lo Scudetto se lo prenderà Conte.