Tante lamentele da parte dei tifosi verso Inzaghi e la dirigenza dell’Inter, non piacciono alcune scelte di mercato. Criticato il centravanti iraniano
No, così non va. È ciò che in termini generici continua ad urlare a gran voce la tifoseria nerazzurra a distanza di un paio di giorni dal tonfo subito in campionato dall’Inter nel derby d’Italia, giocato contro la Juventus la scorsa domenica sera fra le mura dell’Allianz Stadium.
Ad esser finito nell’occhio del ciclone delle lamentele è stato in primis il tecnico Simone Inzaghi, per alcune scelte discutibili attuate nel corso del secondo tempo della partita. Per lo più relative alle sostituzioni, davvero poco incisive se non addirittura inutili, al fine di scuotere il risultato sfavorevole.
Un altro aspetto che ha disseminato discordia è stato l’aver affidato ancora una volta al centravanti iraniano Mehdi Taremi la gestione del reparto offensivo al fianco di Lautaro Martinez, anch’egli visibilmente frustrato nei minuti finali della sfida. Nonostante è risaputo che non vi fossero poi così tante alternative, dopo il forfait di Marcus Thuram.
All’ex Porto non viene perdonato l’approccio troppo morbido che ha fatto pesare moltissimo l’assenza del collega di reparto francese, fuori condizione per infortunio. Al netto di una rovesciata dall’altissimo coefficiente di difficoltà che per poco non ha trovato impreparato Michele Di Gregorio, la sua prestazione ha sollevato ulteriori dubbi sulla bontà di un’operazione di mercato che – ad inizio stagione – sembrava promettere davvero bene.
Parte delle colpe, dunque, sono state scaricate anche sulle spalle della dirigenza. Rea, nella persona di Giuseppe Marotta, di aver promosso una campagna acquisti non in linea con gli obiettivi prefissati assieme ad Oaktree.
“Gli errori del presidente adesso affiorano in superficie. Quando un titolare viene sostituito da una riserva di Serie B, l’intera squadra viene destabilizzata. Carlos Augusto orribile, Zielinski impercettibile. Mentre Taremi non sarebbe titolare neanche in cadetteria”, ha raccontato un tifoso con durezza e rammarico in un commento su ‘X’.
Chiaro è che, come ha riportato un altro utente sul social di Musk, le responsabilità di Inzaghi finiscono nel momento in cui iniziano quelle dei singoli. “Se si crea gioco e gli attaccanti ci sono, ma non segnano… cosa può fare l’allenatore? Cambiare guida tecnica non cambierebbe nulla perché Correa, Arnautovic, Taremi e Frattesi rimarrebbero sempre gli stessi”, si legge.
Inzaghi deve però spiegare una cosa, ha aggiunto un altro appassionato: “Perché ostinarsi a far giocare due trentasettenni (Acerbi e Mkhitaryan, ndr), con un altro ultra trentenne appena rientrato da infortunio (Calhanoglu, ndr)? Taremi, poi, non lo segue in allenamento? Sarebbe da convocare in sede col procuratore”.
Affermazioni decisamente aspre che lasciano intendere persino la volontà, da parte dei tifosi, di vedere Taremi fuori dagli schemi nerazzurri nel prossimo futuro. L’Inter sembra fare affidamento esclusivamente sul dualismo Lautaro-Thuram, una situazione ormai “inaccettabile”. Perché senza di loro, a conti fatti, non si vince.
Non si esclude che questo genere di risultati negativi e le conseguenti lamentele dei tifosi verranno inseriti all’interno di un dossier di fine stagione molto ricco ed articolato di spunti. Così da determinare quale possa essere la soluzione per migliorare un reparto a doppia faccia, bello da vedere quando è prolifico ma da gettar via in tutti gli altri casi.
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