Sorteggio favorevole fino a un certo punto: l’Inter non deve commettere lo stesso errore che ha condannato le altre italiane
Si può uscire contro chiunque. Come è stato dimostrato dall’ultimo impegno in Europa che ha visto la pesante sconfitta dall’Atalanta. E poi dalle clamorose eliminazioni di Milan e Juventus. Ciononostante, il sorteggio dell’Inter in Champions League può essere definito positivo. I nerazzurri hanno infatti pescato il Feyenoord, e se dovessero passare, eviterebbero il RealMadrid che, almeno sulla carta, è la squadra più complicata da affrontare.
La squadra olandese ha stupito contro il Milan, nonostante la stagione finora altalenante, la perdita del fuoriclasse in rosa (Santiago Gimenez, passato proprio ai rossoneri) e l’esonero di Priske. Gli olandesi sono quarti in Eredivisie, a 14 punti dall’Ajax prima.
La squadra di Rotterdam non è tuttavia un avversario che tecnicamente dovrebbe spaventare i nerazzurri. Ma in generale, gli ultimi incontri fra squadre di A e di Eredivisie hanno sottolineato che i club olandesi possono stupire e mettere sotto le italiane.
In passato, l’Inter ha sempre fatto bene contro le olandesi. I precedenti mettono in luce 11 partite consecutive senza sconfitte nelle competizioni europee contro i club dei Paesi Bassi. 7 vittorie e 4 pareggi. L’ultima sconfitta, però, che risale al 2002, è arrivata proprio in casa contro il Feyenoord. In panchina c’era Cuper, che prendendo la gara troppo alla leggera, schierò le riserve (Vieri e Recoba in panchina, e l’esordiente Ferraro in campo).
Piero Ausilio e la sfida contro il Feyenoord: “Rischiamo inciampi come Milan e Juve“
Secondo Piero Ausilio gioire per il sorteggio non ha senso. Il ds ha sottolineato che in campo non ci va la potenza del club ma la voglia di vincere: per Ausilio non basta il blasone, altrimenti si rischiano brutte sorprese, com’è appunto capitato a Milan e Juve.
“Quando si parla di ottavi di finale non si mette mai la firma“, ha seguitato il dirigente, ricordando che tutte le squadre che si sono qualificate sono da rispettare. “Ora è arrivato il Feyenoord, che ha stupito con prestazioni intense e di qualità. Ci sono stati episodi soprattutto nel ritorno che l’hanno avvantaggiata, ma quando arrivi in queste partite non è mai per caso“.
Secondo Ausilio l’Inter deve dunque tenere gli occhi aperti e far tesoro di quanto è capitato alle altre italiane. Le esperienze di Milan e Juve devono quindi valere da monito. “Nel calcio di oggi contano tante cose. Non solo i nomi, il blasone o la storia… Anche in questo momento il campo. Loro sono un gruppo che corre, pedala, ha grande intensità. E si può cadere con chiunque“.
Ausilio ha poi ammesso che Inzaghi ha già studiato il Feyenoord. “Li conosciamo bene“, ha dichiarato il dirigente nerazzurro, “così come loro ci conoscono. Dobbiamo pensare solo a noi stessi. Conosco il valore della mia squadra e dei calciatori. Sono sicuro che se l’Inter farà la partita che deve, con valori morali e qualità tecniche, le cose potrebbero andar bene. Diversamente si può inciampare. Così è accaduto a Milan e Juventus. Noi cercheremo di andare avanti il più possibile“.
Sì, sulla carta il potenziale sorteggio appare in prospettiva buono, nel senso che si possono evitare a lungo Real, Liverpool, PSG e Arsenal. Ma le partite le devi comunque giocare e vincere. E il Feyenoord ha fame e un ottimo fattore campo.