Tabellino, top e flop della sfida valida per la valida per la ventiseiesima giornata di Serie A. I voti e la cronaca
Dopo la sconfitta di Torino contro la Juve, Inzaghi deve affronta il Genoa al Meazza senza Sommer e Thuram, infortunati. Josep Martinez esordisce in A. In attacco, accanto a Lautaro, c’è il Tucu Correa. Viera schiera un tridente con Ekhator e Zanoli ai lati dell’ex nerazzurro Pinamonti. E mette Masini al posto dell’infortunato Badelj a centrocampo.
L’Inter parte forte ma fatica a creare pericoli. Il Genoa si chiude e i nerazzurri non riescono a trovare spazi. Col passare dei minuti, il fraseggio diventa più lento e prevedibile, e per gli uomini di Viera non ci sono dunque problemi nel bloccare o anticipare gli spunti dei padroni di casa. Il primo tempo si chiude con zero tiri in porta e zero occasioni da goal.
Il primo tiro dell’Inter arriva al 58′, con un tiro di mezzo esterno, a volo da centrocampo. Un tentativo che Leali para a occhi chiusi e che serve a sprecare un potenziale contropiede. Al 64′, sugli sviluppi di un corner Bastoni inquadra la porta, sulla respinta del difensore Pavard tenta la rovesciata: il gioco era fermo per fallo. Al 70′, Barella prende l’incrocio pieno con un tiro da fuori. Taremi prova una cilena e si fa male cadendo. Martinez salva al 75′ in uscita disperata su colpo di testa di Ekuban.
Lautaro segna (con l’aiuto di Bani) di testa su angolo al 78′: una rete pesantissima. All’88’, Taremi si mangia un goal facile facile. Darmian solo davanti a Leali al 91′ la passa di lato a Lautaro. Nell’ultimo minuto di recupero il Genoa segnerebbe con Ekuban, ma c’è fallo su Martinez. Il gol non viene convalidato e il centravanti rossoblù si becca il giallo.
TOP
ACERBI – 6,5 – Nel primo tempo salva su Pinamonti, nel secondo su Miretti. E si guadagna la pagnotta.
BARELLA – 6,5 – L’unico a metterci un po’ di carattere e di voglia nel primo tempo: sbaglia più del solito, gira spesso a vuoto, ma almeno ci prova. Nel secondo tempo trascina la squadra verso la vittoria.
LAUTARO – 7 – Senza Thuram, il Toro sembra perso. Ma ci mette la testa nel momento giusto. Come sempre, corre molto, si sbatte e ci mette un minimo di tecnica. Trascinatore nel momento di grande difficoltà .
FLOP
CORREA – 4 – La partita bonus se l’è già giocata, contro il Verona, a novembre. Cartucce finite, per il Tucu. Definitivamente. E, infatti, al 44′ si ferma per infortunio. Inzaghi gli chiede il favore di restare in campo un minuto, per non sprecare uno slot, e lui si risente. Che c’è più da commentare?
TAREMI – 5 – Esce Correa, entra Correa, ma cambia davvero poco. Perlomeno, il persiano non si spezza da solo come un grissino.
DIMARCO – 5 – L’ennesima prova da dimenticare per il laterale che qualcuno apostrofò come “il migliore d’Europa”. Statico, molle e impreciso. Nei cross ricorda il peggiore Candreva.
ASLLANI – 5,5 – Lento, come il Notturno op. 9 n. 2 di Chopin. Quasi sonnecchiante.
MKHITARYAN – 5,5 – Perde troppi palloni e quando prova a impostare o dribblare scivola o prende male le misure.
1-0
78′, Lautaro
INTER (3-5-2): Martinez 6,5; Pavard 6, Acerbi 6,5, Bastoni 6 (79′, de Vrij 6); Dumfries 6, Barella 6,5, Asllani 5 (65′, Calhanoglu 6), Mkhitaryan 5,5 (65′, Zielinski 6), Dimarco 5 (83′, Darmian 6); Correa 4 (45′, Taremi 5), Lautaro 7. All: Inzaghi 6
GENOA (4-3-3): Leali 6; Sabelli 6, Bani 6,5, Vasquez 6, Martin 6,5; Frendrup 6,5, Masini 6 (79′, Venturini 6), Miretti 6 (71′ Onena 5,5); Ekhator 6 (66′, Ekuban 5,5), Pinamonti 6,5 (66′, Messias 5,5), Zanoli 6 (66′, Cornet 6). All.: Vieira 6
Arbitro: Marco Piccinini della sezione di Forlì 6
Ammoniti: 55′, Miretti; 94′, Ekuban
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