Riparte il duello scudetto con il Napoli, con l’Atalanta terzo incomodo. Sabato i nerazzurri fanno visita alla squadra di Conte al Maradona
Chiusa la parentesi della Coppa Italia, per l‘Inter è già tempo di tornare a pensare al campionato in quello che sarà un vero e proprio tour de force fino alla pausa per le Nazionali di marzo. Una partita ogni tre giorni, tutte decisive.
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La squadra di Simone Inzaghi sabato pomeriggio è di scena allo stadio ‘Diego Armando Maradona’ per lo scontro diretto al vertice contro il Napoli. Reduci dalla sconfitta in trasferta a Como, gli uomini di Antonio Conte vorranno tornare subito al successo per riprendersi la testa della graduatoria, mentre i nerazzurri vogliono dare seguito alla vittoria sul Genoa dello scorso week end per provare a dare il primo strappo in classifica.
Senza dimenticare l’Atalanta, tornata prepotentemente in corsa dopo la cinquina rifilata all’Empoli e persino la Juventus che in caso di pareggio tra Napoli e Inter potrebbe riportarsi a soli 6 punti dalla capolista. Le squadre di Gasperini e Thiago Motta, peraltro, non avranno più gli impegni di Champions League da qui al termine della stagione e potranno concentrarsi soltanto sulla rimonta scudetto.
Inter, Pincolini esalta Dimarco e Barella ma avverte Inzaghi
Sulla corsa al tricolore si sono già espressi tanti addetti ai lavori. L’ultimo in ordine di tempo è Vincenzo Pincolini, storico preparatore atletico del Milan, che ora è nello staff della Nazionale lettone, dopo le esperienze alla Dinamo Kiev, alla Lokomotiv Mosca e nelle Nazionali giovanili italiane Under 19, Under 20 e Under 21.
“Ho visto tutta la partita tra Como e Napoli e ho avuto l’impressione che questa non sia la squadra di Conte. Mi aspetto una squadra con molta più cattiveria – le sue parole in diretta a ‘Radio Kiss Kiss Napoli’ – Lukaku? Se non fa più movimento diventa difficile riuscire a servirlo: in questo momento c’entra la questione fisica, ma sembra che i giocatori non abbiano recepito quello che gli chiede l’allenatore.
Il Napoli ha l’obbligo di vincere, la pressione c’è e se non la sai gestire ti può togliere qualcosa. Per quanto riguarda l’Inter, se gli togli la gamba di Dimarco oltre alla pressione e all’aggressività di Barella, diventa una formazione prevedibile. Simone Inzaghi deve lottare contro il calo di condizione dei calciatori fondamentali. L’Atalanta è in corsa, ma non è obbligata a vincere: è libera mentalmente e ha dimostrato nella gara di Empoli di poter vincere facilmente”.