L’esterno tuttofare è tornato sui livelli del passato e vorrebbe chiudere in bellezza con una big, dopo la scadenza del contratto. Nuova occasione in nerazzurro
Anche questa stagione di Serie A sta riservando diverse sorprese, tanto sotto il profilo tattico e dei risultati maturati dalle squadre in corsa al titolo quanto sul piano individuale.
L’Inter è rimasta praticamente la stessa salvo qualche piccola variazione rispetto al passato e conserva quel certo fascino di squadra rodata, ma le emergenze nate dai ripetuti infortuni hanno fatto scattare la necessità di scovare sostituti di valore sul mercato.
Per la dirigenza nerazzurra prelevare dal campionato italiano sarebbe la scelta più ovvia e naturale, tant’è che sul taccuino di Piero Ausilio ci sono già nomi importanti. Eppure gli affari migliori potrebbero esser sostenuti all’estero, se questi dovessero rispecchiare gli standard imposti da Oaktree su età anagrafica e futuribilità del cartellino.
Fra le tante opzioni non si esclude che potrebbe tornare di moda Ivan Perisic, attualmente in scadenza di contratto con il PSV. Su territorio nederlandese l’esterno croato ha fatto ricredere tutti dopo la parentesi vissuta al Tottenham: in una manciata di partite è diventato uomo chiave.
Da solo (o quasi) ha eliminato la Juventus dai playoff di Champions League permettendo alla sua squadra di avanzare agli ottavi, ma questo potrebbe non essere ancora abbastanza.
Perisic rinato al PSV, la scadenza alletta l’Inter ma di mezzo c’è sempre Oaktree
L’ex nerazzurro ha espresso il desiderio di voler chiudere la carriera in un club di rilievo. Forte di ciò, non si esclude che possa decidere di offrire il proprio contributo alla causa meneghina per una terza volta attraverso una chiamata indirizzata allo stesso Ausilio.
Le difficoltà per annettere Perisic al progetto di Simone Inzaghi sarebbero davvero minime, grazie all’eventuale arrivo a parametro zero e richieste d’ingaggio tutt’altro che estreme. Tuttavia, il grande scoglio è rappresentato proprio dalla proprietà.
Oaktree non ha intenzione di fare eccezioni: i nuovi calciatori dovranno avere un’età ben al di sotto della soglia dei trent’anni, perché dovranno sempre mantenere un certo margine anagrafico su cui la dirigenza potrà operare per una eventuale cessione futura.
Ciononostante, l’esperienza e l’imprevedibilità di un calciatore simile fanno sempre comodo a chiunque. Specie se dovesse mai accettare un contratto di breve durata e privo di proroghe speciali.