Il centrocampista turco potrebbe partire dietro un’offerta congrua e le preferenze nerazzurre per il sostituto sono già note, ma c’è una possibilità per un gioiello inglese
La discontinuità di risultati che ha caratterizzato l’Inter nelle passate settimane, prima di tornare a sorridere in campionato con una certa naturalezza, è scaturita anche dal fatto di non aver potuto avere con sé Hakan Calhanoglu in cabina di regia.
Questo testimonia il fatto che il centrocampista nerazzurro sia un fattore chiave per la manovra di Simone Inzaghi. Nulla di cui Kristjan Asllani – sebbene in costante ma lenta maturazione – sia ancora capace di dimostrare.
Eppure i dati maturati dal turco ex Milan giocano leggermente in suo sfavore di recente, perché i troppi infortuni sembrano aver attanagliato anche la sua vena creativa. Al punto da aver messo un grillo nella testa della direzione sportiva, capitanata da Giuseppe Marotta e Piero Ausilio.
Fermo restando la sua importanza strategica all’interno del gruppo, potrebbe venir meno quella condizione di ‘incedibilità’ che gli era stata attribuita in passato, al pari di tanti altri elementi preziosissimi della rosa dell’Inter.
Ciò tuttavia non toglie che la dirigenza sia disposta a svendere il suo cartellino alla prima offerente. Semplicemente, potrebbe farsi avanti per qualcuna che – alle giuste cifre – abbia voglia di farsi carico delle prestazioni di un calciatore incisivo, sì, ma diretto verso le trentadue primavere.
Al posto di Calhanoglu, in caso di ipotetica cessione, l’Inter ha già confezionato due o tre sondaggi utili che mettono in mostra i profili di Samuele Ricci e Nicolò Rovella. I due gioielli di Torino e Lazio, nonché papabili mattoni su cui costruire l’architettura del centrocampo della Nazionale del futuro, costano però troppo per le casse nerazzurre.
Svariate decine di milioni che, in ogni caso, non peserebbero poi tanto di più di quanto potrebbero fare quelli da investire per un altro centrocampista dai numeri facili. Rimasto però di recente nell’ombra di Arne Slot al Liverpool.
Il tecnico nederlandese non vuole proprio saperne di schierare Curtis Jones titolare con una certa continuità e questo, a lungo andare, come già visto con Davide Frattesi all’Inter, porta inevitabilmente a delle micro fratture interne legate al minutaggio.
Jones potrebbe dunque esser offerto dai propri agenti e mediatori a club disposti a metterlo nuovamente in mostra, Inter compresa. Buono per i programmi di Oaktree, certo, ma soltanto per metà. Perché sarebbero da mettere a bilancio almeno una quarantina di milioni di spesa a cui aggiungere commissioni e bozza d’ingaggio. Tanto vale fiondarsi su un prodotto made in Italy.
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