Il tecnico piacentino ha portato i nerazzurri ai quarti di finale di Champions League. E i rumors sul suo futuro si accendono con nuove dichiarazioni importanti
L’Inter ha battuto il Feyenoord anche al ritorno e, vendicando il Milan ed il calcio italiano, ha ottenuto la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Prossimi avversari dei nerazzurri saranno i tedeschi del Bayern Monaco, in quella che sembra un finale anticipata.

E’ ovvio che il primo pensiero dei tifosi vada alla finalissima di Madrid del 2010, quando l’allora squadra di Mourinho si impose 2-0 con la doppietta di Milito laureandosi campioni d’Europa e completando uno storico Triplete mai visto prima e dopo in Italia. Ma l’Inter, stavolta con Leonardo in panchina, ebbe la meglio sui bavaresi anche la stagione successiva, stavolta agli ottavi di finale, ribaltando il ko interno di San Siro, andando a vincere in terra bavarese.
Finora il cammino in Champions dei meneghini è stato quasi perfetto: un solo gol e una sola sconfitta nella fase a gironi e doppio confronto contro il Feyenoord passato agevolmente. Non c’è stato un calciatore a prendersi la copertina più degli altri: da capitan Lautaro Martinez al pacchetto difensivo passando per Calhanoglu e Thuram, tutti hanno dato il proprio contributo. I riflettori, anche del mercato, sono quindi puntati sul condottiero di questa squadra: mister Simone Inzaghi.
Calciomercato, Henry consiglia il Tottenham su Inzaghi
Il nome del tecnico piacentino, ormai da diverse settimane, viene accostato ai club della Premier League inglese. In particolare al Tottenham, che stanno vivendo l’ennesima stagione deludente e che si apprestano a dare il benservito a Postecoglou a fine stagione.
A caldeggiare la candidatura di Simone Inzaghi per la panchina degli Spurs è l’ex stella dell’Arsenal Thierry Henry: “La gente parla tanto della squadra, ma poco del suo allenatore, che secondo me è eccezionale – le parole dell’ex attaccante francese alla ‘Cbs’ – Quello che offre dal punto di vista tattico, a pensarci bene, è un po’ folle. Soprattutto se pensiamo al modo di giocare dei club italiani.
Con lui invece vedi i difensori a centrocampo, il braccetto di sinistra che va sulla fascia a fare l’ala; si vede un difensore centrale che crossa per l’altro centrale che segna… Se metti la partita in pausa, ti accorgi che i tre centrocampisti sono sulla linea dei difensori per portare fuori gli avversari: non ho visto molti allenatori fare cose del genere nella storia del calcio. Per me l’Inter è una squadra che devi rispettare e in panchina ha un allenatore che va rispettato”.