Ora che gli elogi si sprecano, Inzaghi teme che i top club possano tornare alla carica e spingere il calciatore a riconsiderare l’addio
Per Simone Inzaghi, Denzel Dumfries è sempre stato un giocatore utile e più che apprezzabile. L’olandese è rimasto fuori solo quando acciaccato o in quei periodi in cui Matteo Darmian ha espresso incredibile continuità e rendimento. Ma a livello tattico e dal punto di vista atletico, l’allenatore dell’Inter ha sempre avuto massima fiducia nell’ex PSV. Nessun altro giocatore in rosa riesce infatti a interpretare meglio le due fasi e a garantirgli tanta forza e tanta corsa.
Dopo il rinnovo di contratto a novembre, c’è stato un evidente cambio di marcia. Da allora, il laterale destro ha sbagliato pochissime partite e in più occasioni è stato trascinante. E da eterno destinato all’addio, Denzel Dumfries è presto diventato un vero e proprio intoccabile.
Lo dicono in tanti: un Dumfries così dirompente e dominante può tornare un nome di moda in Premier. Negli anni scorsi l’olandese avrebbe fatto carte false per trasferirsi al Manchester City o al Tottenham. Oggi, invece, sembra più che soddisfatto del suo ruolo all’Inter e dei grandi progressi tecnici e tattici raggiunti grazie agli insegnamenti e alla fiducia di coach Inzaghi.
Ma il suo allenatore ora potrebbe temere l’arrivo di qualche offerta importante, tanto ricca da convincere la proprietà a cedere e Dumfries a tornare ai vecchi propositi di addio. L’estate scorsa l’Inter lo avrebbe ceduto per una trentina di milioni. Ora ce ne potrebbero volere più di 40.
Offerta top per Dumfries: il grande problema che affligge Inzaghi
Se l’Inter è rimasta a galla in campionato e ha fatto così bene in Champions, nonostante la moria di esterni, è grazie al rendimento super dell’olandese. Dumfries sta giocando ininterrottamente più di 90′ a partita da due mesi. Senza mai mostrare segnali di stanchezza o scarsa brillantezza.
E giocando con questo ritmo, Denzel Dumfries ha fatto vedere a tutti di essere una vera e propria macchina. Più gioca e più il suo football migliore. Tanto forte e incisivo, non lo era mai stato. E questo Dumfries potrebbe dunque trasformarsi in un problema per Inzaghi, perché sarebbe complicatissimo sostituirlo. In giro, di altri esterni destri così fisici, continui e tatticamente affidabili, non ce ne sono.
Ormai è un punto fermo. Uno degli insostituibili, insieme a Bastoni, Lautaro, Barella e Mkhitaryan. L’olandese ha sempre fatto il suo, in tutte le sue stagione all’Inter. Ma ogni anno, a un certo punto, si è smarrito. Per questioni fisiche o mentali. Adesso, invece, sembra che abbia raggiunto un altro livello.
Da sacrificabile a capitano
L’infortunio di de Vrij prima di Inter-Feyenoord, l’altra sera, lo ha reso a sorpresa capitano dell’Inter. E, si sa, la fascia è pesante. In passato ha messo in crisi giocatore di spessore. Ma Dumfries non solo l’ha onorata alla grande ma ne ha pure tratto inspirazione e forza. Ha personalità, il ragazzo.
E ha voglia di migliorare. Ecco perché il suo è davvero un grande upgrade. L’Inter lo ha preso per sostituire Hakimi. E vedendolo in campo sbagliare gli stop facili e buttarla sempre indietro per non avanzare palla al piede ha sconfortato parecchi tifosi.
Nonostante questi limiti tecnici, il ragazzo ha saputo mettersi in mostra con la tenacia e la partecipazione attiva, in quasi tutte le sue comparse in maglia nerazzurra. Dopodiché ha cominciato a esprimersi con più disinvoltura, svincolandosi dalle giocate base e togliendosi di dosso un po’ di paura. E, a tratti, è diventato semplicemente devastante. Il problema di Inzaghi ora è appunto l’alternativa a Dumfries: quando tornerà Darmian, l’Inter giocherà allo stesso ritmo e con la stessa intensità?