Che fine ha fatto Gabigol? L’ex Inter sta giocando nel Cruzeiro. Dopo cinque stagioni con il Flamengo e un addio al veleno
A marzo scorso, Gabigol finì nel mirino dell’antidoping. L’intenzione dell’autorità di controllo era quella di squalificarlo per due anni per tentata frode. Tutto ciò dopo che l’attaccante era stato accusato di aver ostacolato, un anno prima, lo svolgimento di un test antidoping prima di una partita dei rubro-negro.
L’ex Inter ha negato ogni accusa ed è poi ricorso al CAS, il Tribunale Arbitrale dello Sport. E il tribunale gli ha dato ragione, sospendendo l’esecuzione della squalifica e autorizzando Gabriel Barbosa (così come il giocatore è tornato a farsi chiamare) a scendere in campo. L’ex Inter è tuttavia ancora in attesa dell’appello e della conclusione definitiva dell’arbitrato. Intanto ha dicembre 2024 si è svincolato dal Flamengo ed è passato al Cruzeiro.
Con i rubro-negro, il brasiliano che l’Inter aveva acquistato nel 2016, ha fatto per molte stagioni la parte del leone. Nel 2019, concluse l’annata con 43 reti. L’anno dopo arrivò a 27. Nel 2021, in 45 presenze complessive segnò 34 reti. Arrivò a uno score di 29 nel 2022 e di 20 nel 2023. Peggio gli è andata nel 2024, quando in 28 presenze ha registrato solo 8 marcature.
Numeri del genere sono comunque impressionanti per un calciatore che in Europa ha sempre deluso. In nerazzurro in 10 presenze complessive, mise dentro un goal. In prestito al Benfica, in 5 presenze totali segnò un goal in Coppa di Portogallo.
Come Gabigol: l’assurda previsione di Cruciani
Durante un intervento nel podcast Aria Fritta, il conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani, discutendo con Fabrizio Biasin, si è lasciato andare a una simpatica confessione. “Quando fu acquistato Lautaro, ho avuto diverse discussioni in tv con Fabrizio. E io dissi una cosa che poi si rivelò sbagliata, come a tanti di noi succede. Non vorrei che fosse… Chi è quell’altra sòla che ha preso l’Inter, il centravanti brasiliano? Gabigol. Ecco… Su Lautaro dissi che poteva essere un altro Gabigol“.
Cruciani ha anche ricordato che, di fronte a quella sua esternazione, Biasin si arrabbiò. “E quando Lautaro incominciò a crescere…“, ha continuato il presentatore de La Zanzara. E qui è stato Biasin a continuare per lui: “Quando incominciò a crescere te l’ho rinfacciato abbastanza. E ogni volta ti ripetevo: tu dicevi che era come Gabigol!”
Ecco cosa rappresenta Gabigol in Italia: l’emblema del bidone. L’Inter spese parecchio per prenderlo dal Santos: quasi 30 milioni. E poi lo presentò in pompa magna, a fine agosto 2016, tributandogli onori che non erano stati concessi nemmeno a Ronaldo. La reincarnazione del Cristo Redentore di Rio de Janeiro faticò tuttavia a trovare spazio in nerazzurro, e segnò la prima e unica rete in nerazzurro a febbraio, contro il Bologna.
Il rendimento costante di Lautaro Martinez
Lautaro arrivò a Milano due anni dopo, nel luglio 2018. Fu pagato 25 milioni di euro, ma non fu presentato come un top-player o un investimento destinato a incidere: era il giovane da far crescere all’ombra di Icardi. Il Toro si mise però subito in mostra, segnando un bellissimo goal in acrobazia in amichevole contro l’Atletico Madrid e rendendosi subito utile nelle rotazioni, concludendo la stagione con 9 reti e un assist.
Da allora in poi non si è più fermato. Ha quasi sempre segnato più di 20 goal a stagione. Tranne nel 2020-21, quando si è fermato a 19. Ora, considerando tutte le competizioni, è a quota 18, e presumibilmente supererà ancora lo sbarramento dei 20. Pochi attaccanti in Europa sono così costanti e determinanti.
L’Inter spera di poter contare sul suo apporto in questo delicatissimo finale di stagione. Il centravanti argentino dovrà prima valutare le proprie condizioni, dopo aver dovuto saltare le due gare con la Seleccion.