Trattativa tutt’altro che impossibile fra il club nerazzurro e il portiere della Nazionale, il prezzo non sarebbe un problema: massima attenzioni ai costi di gestione stagionali
Il portiere azzurro Gianluigi Donnarumma è stato ancora una volta protagonista della nottata che ha condotto l’Italia a sfiorare per un soffio il passaggio alla Final Four di Nations League, contro la Germania.
Fatta eccezione per un primo tempo disastroso, teatro oltretutto di una gravissima disattenzione collettiva a cui lo stesso calciatore del PSG ha preso parte suo malgrado, l’ex Milan ha salvato in varie occasioni il risultato con parate dall’elevato tasso tecnico.
La sua leadership, poi, è imprescindibile all’interno dello scacchiere di Luciano Spalletti e continuerà ad esserlo anche in futuro. Tutte qualità che non soltanto rafforzano il sogno patriottico di fare una bella figura ai prossimi Mondiali, ma che stuzzicano anche l’interesse di club come l’Inter nel più breve termine.
I nerazzurri, sebbene non abbiano urgenza di metter mano al portafogli per regalare un nuovo portiere a Simone Inzaghi dalla prossima stagione, forti della presenza salda di Yann Sommer e del suo vice Josep Martinez, vogliono comunque assicurarsi un ricambio di caratura una volta che lo svizzero deciderà di voltare pagina o appendere direttamente gli scarpini al chiodo al termine del proprio mandato.
Donnarumma resta una delle opzioni migliori che il mercato internazionale possa offrire, specie se il Paris Saint-Germain dovesse valutarne la cessione a costi meno proibitivi di quanto fossero in precedenza.
Donnarumma a corte di Inzaghi? Il nodo ingaggio e l’alternativa Carnesecchi
A proposito di costi, il portiere italiano era arrivato a Parigi nel 2021 a parametro zero, dal Milan. Già questo sarebbe sufficiente a mettere la dirigenza francese nelle condizioni di maturare una buona plusvalenza, a prescindere dal prezzo finale.
Non avendo poi ancora aperto alcuna discussione con il suo entourage circa un potenziale rinnovo di contratto, è verosimile che la cessione possa avvenire ben prima di entrare nell’ultimo anno di rapporto lavorativo fra le parti, in scadenza nel giugno 2026.
Per Luis Enrique, oltretutto, Donnarumma non è risulta all’interno della categoria gli intoccabili. Parole de ‘La Repubblica’. Anzi, al contrario, il tecnico spagnolo aveva già valutato eventuali sostituti che potessero farne le veci in caso di cessione confermata, tentando dapprima la strada del vice Safonov e poi quella dei sondaggi rivolti a Chevalier del Lille, per il quale c’è ancora nutrito interesse.
“A Donnarumma ha pensato Marotta per l’Inter, soprattutto nel caso di una frattura con il PSG che possa liberarlo a un costo molto molto ragionevole”, si legge sulle pagine del quotidiano.
Di frattura si potrebbe parlare soltanto a margine di ulteriori colloqui interni fra le parti, laddove Donnarumma non dovesse ricevere dalla proprietà in mano ad Al-Khelaifi discrete garanzie sull’ingaggio.
Al momento, infatti, le intenzioni del PSG convergono tutte verso il ribasso. Non che all’Inter possa cambiare qualcosa: i nerazzurri, dal canto loro, non potrebbero proporre un netto stagionale a doppia cifra, perché già il solo Lautaro Martinez pesa sulle casse ben 9 milioni di euro all’anno. Bonus esclusi.
In alternativa a Donnarumma, in ogni caso, l’Inter continua a valutare alternative meno dispendiose. Compresa quella di Marco Carnesecchi dell’Atalanta, del quale avevamo già raccontato in precedenza qui su ‘interlive.it’.