Inzaghi ammette la sofferenza: “Mi sono arrabbiato, ma espulsione giusta”

Al termine di Inter-Udinese, Inzaghi, espulso al termine della partita, si presenta di fronte alla stampa per commentare la gara

Partita strana. I nerazzurri comandano il gioco e appaiono brillanti nel primo tempo, poi vanno in difficoltà nel secondo e devono ringraziare Sommer, che salva il risultato. L’Inter non sa più gestire il risultato? Mister Inzaghi, ai microfoni di Sky Sport, ha ammesso che l’Inter ha faticato nel finale. “Rischiavamo di non vincere una partita dopo un grandissimo primo tempo. Forse meritavamo più di due goal nel primo tempo. Ma non abbiamo approcciato bene nel secondo tempo“.

Inzaghi dopo Inter-Udinese
Inzaghi ammette la sofferenza: “Mi sono arrabbiato, ma espulsione giusta”(Sky Sport) – interlive.it

Dopo il goal di Solet abbiamo smesso di giocare e mi sono arrabbiato tantissimo. Espulsione giusta. Ma mi sono arrabbiato per il fallo su Correa e a volte l’adrenalina gioca brutti scherzi“, ha continuato l’allenatore nerazzurro.

Inzaghi arrabbiato: “Abbiamo smesso di giocare

Secondo l’allenatore nerazzurro il primo tempo dell’Inter è stato da grandissima squadra, tenendo conto che l’Udinese ha messo in difficoltà tutti. “Esistono anche gli avversari. Capisco parlare degli ultimi 20′ ma bisognerebbe parlare anche del nostro grandissimo primo tempo. Noi siamo una squadra nata per giocare, dobbiamo giocare bene a calcio, quando non siamo puliti tecnicamente andiamo in sofferenza“.

Inzaghi
Inzaghi arrabbiato: “Abbiamo smesso di giocare” (Sky Sport) – interlive.it

Inzaghi ha parlato anche di rinnovo. “Sto bene all’Inter, mi sento apprezzato da società e tifosi. A fine anno vedremo il da farsi ma sto benissimo qui, e c’è grande sintonia e un grandissimo rapporto con i direttori“.

Siamo in difficoltà numerica, non vogliamo nascondersi. Oggi 4 cambi forzati. Arnautovic e Frattesi avevano preso dei colpi. Per Dimarco e Darmian c’era rischio ricaduta, Calhanoglu l’ho tolto perché deve giocare anche col Milan. De Vrij non poteva giocare, Taremi non è disponibile, Lautaro non è disponibile, Dumfries non è disponibile. Speriamo che possano rientrare perché siamo in difficoltà“.

Lato Udinese, in conferenza stampa Bijol ha commentato di nuovo le voci su un interesse da parte dell’Inter. “Sono in Italia da tre anni e qui si parla tanto di queste cose. Adesso penso solo al campo e fare del mio meglio, poi in estate qualcosa arriverà per fare uno step in avanti”.

Arnautovic goal e fiducia: “Tanta stanchezza ma vogliamo vincerle tutte

Al termine della gara, ai microfoni di Sky Sport hanno parlato subito Arnautovic e Dimarco. L’austriaco, autore del primo goal, si è detto soddisfatto della propria gara e fiducioso sul cammino della squadra: “Noi guardiamo solo noi stessi e cerchiamo di vincere tutte le partite che restano, solo questo. La squadra sente il momento, sappiamo che siamo in una fase delicata“.

Arnautovic ai microfoni di Sky Sport
Arnautovic, goal e fiducia (Foto: SkySport) – interlive.it

Arnautovic ha poi raccontato cosa ha detto a Inzaghi dopo il cambio: “Gli ho detto che ero stanco morto, ma è normale, non giocavo da tanto. Ma siamo tutti pronti, siamo una grande squadra, ce la vogliamo giocare“.

Al suo fianco, Federico Dimarco, Player Of The Match, ha aggiunto: “Dobbiamo ripagare l’amore di questa gente. Ora la testa era solo al campionato, non stavamo pensando al derby o alla Champions“. Anche Sommer ha ribadito che l’Inter non ha sottostimato l’impegno contro l’Udinese. “Questa è una vittoria molto importante”, ha spigato lo svizzero. “Primo tempo in controllo assoluto, 100%. Nel secondo tempo l’Udinese ha fatto pressing più forte e noi non abbiamo avuto più tante opzioni“.

Loro sono molto fisici“, ha continuato Sommer. “Le mie parate non sono nulla di eccezionale, faccio solo il mio lavoro. Non guferemo il Napoli. Ora il focus è solo su di noi. Guarderemo la partita in tranquillità

Lo svizzero, interpellato anche da DAZN, ha ribadito il concetto: “Non siamo contenti per il secondo tempo, eravamo in controllo ma abbiamo poi lasciato qualcosa. La parata più importante è stata la seconda. Sapevo che dovevo chiudere l’angolo perché Solet non aveva altre possibilità“.

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