Il bomber francese è tornato al gol contro il Parma, ma fanno ancora discutere le sue parole. Un grande ex lo esclude dai primi dieci
Due mesi senza segnare in Serie A, ma con due reti tra andata e ritorno decisive contro il Feyenoord negli ottavi di finale di Champions League. Marcus Thuram è tornato al gol anche in campionato nella sfortunata trasferta di sabato scorso a Parma.

Di certo non uno dei gol più belli della sua carriera, che anzi ha costretto ad un lungo check del Var per capire se ci fosse stato un tocco di mano da parte di Tikus. In questo finale di stagione, complici i problemi fisici che hanno colpito Lautaro Martinez e Mehdi Taremi da una parte e l’esclusione di Joaquin Correa dalla lista Uefa dall’altra, hanno costretto mister Simone Inzaghi a dare meno riposo a Marcus Thuram.
Il figlio d’arte si è detto contento di avere maggiore minutaggio e in una recente intervista rilasciata ai microfoni di ‘Onze Mondial’, ha dimostrato di essere anche consapevole delle proprie qualità, al limite della superbia quando è arrivato a dire che “sono tra le migliori dieci punte al mondo. A 27 anni sono alla terza stagione da punta centrale, sto facendo molta strada e posso migliorare ancora”.
Inter, Pellissier esclude Thuram dai migliori bomber
In una intervista rilasciata al sito ‘news.superscommesse.it’, l’ex centravanti Sergio Pellissier ha commentato anzitutto il duello scudetto: “Può succedere di tutto. L’Inter è la squadra più strutturata per vincere, ma il Napoli è lì e ha il vantaggio di non aver avuto le coppe in questa stagione. Difficile dire chi sia la favorita”.
Rispondendo a Thuram, invece, il presidente del Chievo ha un po’ ridimensionato l’attaccante francese: “Dire di essere nella top ten dei più forti al mondo penso che sia un tantino esagerato… Di certo Thuram è un attaccante che a me non dispiace, anzi: sta facendo molto bene in questa stagione con l’Inter, anche se è incappato in qualche periodo in cui ha vissuto tra alti e bassi. La continuità di rendimento è una componente importante per potersi mettere tra i migliori, perché gli attaccanti ‘da podio’ difficilmente sbagliano le partite e, anche quando non riescono a fare gol, la loro presenza in campo per aiutare la propria squadra si nota spesso”. A Thuram non resta che portare l’Inter a vincere trofei per far cambiare idea anche a Pellissier.