Il commento dell’ex portiere Viviano su TvPlay dopo l’ennesima prestazione di fino del difensore nerazzurro, colpo assoluto dell’Inter
Un’Inter lussureggiante, come non la si vedeva da tempo, ha strapazzato il Bayern Monaco nel primo dei due quarti di finale di Champions League, sul terreno di gioco di quella che per quattro lunghi anni è stata un’Allianz Arena davvero inespugnabile.
Merito del lavoro eccellente svolto da ogni singolo componente della squadra, senza esclusioni. A partire dal portiere Yann Sommer fino al tandem offensivo composto da Lautaro Martinez e Marcus Thuram, passando per i piedi del trittico di centrocampo, i due esterni ed il cordone arretrato.
A proposito di quest’ultimo, ci sarebbe davvero tanto da sottolineare. Compostezza, lucidità, attenzione nelle letture sono soltanto alcune delle qualità pienamente trasparite nell’arco dei novanta minuti. E Alessandro Bastoni, più di chiunque altro lungo quella retta invisibile, le ha assimilate. Donando, in aggiunta, una spinta offensiva puntuale e sempre convincente.
Non a caso il braccetto sinistro nerazzurro è stato incoronato come ‘Man of the Match’ sul finale. Un riconoscimento che ha validato ulteriormente le considerazioni di Emiliano Viviano, ex portiere, pronunciate nel corso del suo consueto intervento in diretta streaming sul canale Twitch di ‘TvPlay’.
Viviano elogia Bastoni, non è una scoperta: “Fra i migliori al mondo da anni”
Viviano ha tenuto a precisare quanto Bastoni sia prezioso tanto per l’Inter quanto per l’intero movimento calcistico italiano.
Queste le sue parole in apertura: “Non saprei dire se è il più forte al mondo o uno tra i più forti, ma sicuramente è un fenomeno. Ce lo invidiano ovunque. Ma il fatto che sia italiano lo snatura, perché altrove preferiscono sempre tizio, caio o un Hincapié. Fesserie, Bastoni gioca a questo livello da anni“.
Come buona parte dei suoi colleghi di reparto di caratura internazionale, Bastoni ha costruito la propria incisività col duro lavoro. Svolto, per buona parte della sua carriera, proprio sui campetti della Pinetina.
Fortuna che ad avercelo portato, in nerazzurro, sia stato proprio un lungimirante Piero Ausilio. Il quale aveva già percepito, sin dai tempi delle giovanili all’Atalanta, un grandissimo potenziale ancora inespresso.
L’Inter lo prelevò nell’estate del 2017 per oltre 31 milioni di euro: un affare che all’inizio fece storcere il naso a molti, perché la cifra fu ritenuta esagerata e non giustificata. Nel tempo, però, ogni dubbio è stato fugato. Oggi il valore del centrale nerazzurro è impronunciabile, una ragione in più per l’Inter per tenerselo stretto.