Il mondo è ai piedi di Lautaro Martinez: il bomber nerazzurro si è consacrato come uno dei migliori in circolazione con la prova contro il Bayern
La fascia da capitano al braccio, le stigmate di leader del gruppo, il gol da fenomeno. Lautaro Martinez ha vestito i panni del trascinatore contro il Bayern Monaco e ha guidato i suoi a una vittoria storica contro una delle squadre più forti al mondo. Non era facile, non era scontato, ancor di più per le condizioni fisiche precarie dell’argentino.
Il Toro ha corso, lottato, segnato e nel frattempo doveva badare anche alle condizioni del suo bicipite femorale, che da qualche settimana lo sta facendo penare e che ieri massaggiava come a scongiurare un nuovo stop. Poi dall’ansia si è passati alle giocate e alla grinta, quindi alla standing ovation del suo pubblico arrivato in trasferta.
Lautaro si è confermato, in una delle notti più importanti degli ultimi anni, un leader preziosissimo e un fenomeno vero, veramente difficile da trovare in circolazione. Oltre ad averlo ammirato sul campo, tre dati possono spiegare il livello della prova del Toro nell’economia del gioco di Inzaghi.
La prima statistiche arriva dalle heatmap della partita. La zona più calda visibile al grafico è quella del cerchio di centrocampo, piuttosto atipica per una prima punta. È vero, l’Inter è rimasta piuttosto bassa per lunghe fasi del secondo tempo, ma ciò fa capire due cose: il Toro, con grande umiltà, si è spesso abbassato a chiudere gli spazi in fase difensiva, e veniva a fare la sponda per permettere ai suoi di uscire.
E l’ha fatto benissimo: ha chiuso il match con il 94% di passaggi riusciti, sbagliandone solo uno su 18. Il secondo gruppo di dati da tenere in considerazione, quindi, è quello sui numeri difensivi. Un tiro respinto, due intercetti, un tackle e due rinvii: ciò dimostra il grande aiuto che ha dato Lautaro ai compagni, decisivo per contenere la manovra del Bayern.
L’ultimo dato è quello relativo i gol, il suo pane quotidiano. Il capitano è arrivato a 7 realizzati nell’attuale Champions League, numero pazzesco che lo classifica tra i migliori bomber al mondo. In più, è il primo marcatore nella storia dell’Inter nella competizione. Un campione pazzesco che ha confermato il suo valore nella notte più importante, almeno fino a questo momento.
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