La risposta del presidente nerazzurro Marotta alle illazioni sul presunto ‘status fallimentare’ del club, tutte le carte sono in regola
A distanza di poche ore dal fischio finale che ha decretato l’Inter vincitrice del primo dei due quarti di finale di Champions League contro il Bayern Monaco, il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta ha accettato di buon gusto l’invito a prender parte all’evento di festeggiamento de ‘Il Foglio’ a San Siro, in Milano.
Quest’ultimo ha da subito trattato delle sensazioni vissute fino a questo momento alla sua prima annata assoluta nel ruolo apicale della gerarchia dirigenziale del club nerazzurro, nonché dei tanti cambiamenti che ci sono stati e di quello che sarà il futuro del club.
Dall’avvicendamento della nuova proprietà Oaktree dopo il collasso di Zhang, passando per gli obiettivi a breve termine che includono, inevitabilmente, il sogno del Triplete. “Siamo contenti di essere dove siamo, abbiamo l’obbligo di arrivare fino in fondo a tutte le competizioni”, ha raccontato Marotta, microfono alla mano.
🗣️ #Inter – #Marotta: “Ci sono tante partite, il calendario va armonizzato meglio. Io sono favorevole, da sempre, a ridurre il numero di squadre in campionato da 20 a 18”
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Nel mare di altre questioni sollevate che hanno toccato anche la delicata situazione dell’incremento del numero di impegni stagionali, il presidente dell’Inter ha tenuto a precisare anche la propria posizione – totalmente estranea – in relazione all’avvicinamento di Fabio Paratici al Milan.
“Io avrei bloccato il suo arrivo in rossonero? Credo si tratti di un’altra leggenda. Come si potrebbe mai immaginare che io abbia potuto condizionare la proprietà del Milan, se da me non si aspettano affatto consigli? Piuttosto, sarei contento se Paratici andasse lì. Avrei ulteriori stimoli”, ha raccontato.
🔥 #Inter– Beppe #Marotta replica su #Paratici: “Io ho bloccato il suo arrivo al #Milan? È una leggenda metropolitana, ma come si può pensare una cosa del genere? Anzi, sarei contento per Paratici, oltre a essere più motivato e incazzato”
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Marotta risponde alle illazioni sullo stato di salute dell’Inter: “Mai nessun rischio”
Marotta ha poi posto l’attenzione su un’altra tematica, spesso più cara ai tifosi avversari che a quelli di fede nerazzurra. “Qualcuno dice che l’Inter prima vince e poi va verso il fallimento“, si riporta.
Quindi la risposta all’accusa che il club nerazzurro non abbia avuto le carte in regola, negli anni passati: “Questa idea fa parte del concetto italiano di vittoria, perché chi vince ha sempre gli occhi addosso. L’Inter non ha mai rischiato il fallimento. Ci sono dei parametri da rispettare per l’iscrizione al campionato di Serie A e noi non siamo mai venuti meno”.
🗣️ #Marotta: “Qualcuno dice che l’#Inter vince e poi fallisce? Fa parte di quel concetto italiano della cultura del vincere, ovvero chi vince ha sempre gli occhi addosso. L’Inter non ha mai rischiato il fallimento: ci sono dei parametri da rispettare per l’iscrizione al… pic.twitter.com/NByej7JkiK
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A proposito di regolamento e parametri, giusto un paio di anni fa è stato introdotto nel sistema calcistico italiano il cosiddetto ‘indice di liquidità’.
Un numerino al di sotto del quale un club di Serie A non deve scendere, al momento della formalizzazione della domanda d’iscrizione (che dipende, ovviamente, da molti altri fattori). E che, nel concreto, garantisce la salute di un club a livello finanziario e ne certifica l’impegno a mantenere ben saldi i propri impegni nell’arco dei dodici mesi di operatività.