Simone Inzaghi ha avuto un ruolo decisivo nella vittoria dell’Inter contro il Bayern Monaco: le posizioni di Calhanoglu e Barella sono risultate decisive
Tattica, mentalità e cinismo, scegliete voi in quale ordine. Sono stati questi alcuni dei fattori fondamentali nella vittoria dell’Inter contro il Bayern Monaco nell’andata dei quarti di finale di Champions League, un risultato pesantissimo nell’ottica del doppio confronto e della possibile qualificazione in semifinale nella massima competizione europea.

Inzaghi non ha snaturato i suoi, nonostante le assenze e qualche acciacco di troppo, ma è riuscito ad avere la meglio anche grazie alla preparazione tattica parecchio scrupolosa del match, anche a gara in corso. Il centrocampo è stato ancora una volta l’epicentro del successo.
Kompany ha sorpreso relegando, almeno a inizio gara, Thomas Muller in panchina e puntando invece su Guerreiro a uomo su Hakan Calhanoglu. Inizialmente la scelta ha pagato i suoi dividenti, almeno nella prima mezz’ora, dato che il turco ha fatto fatica a creare gioco, ma poi con grande qualità ed esperienza l’Inter è riuscita a uscire dalla gabbia e ha dimostrato grande maturità nella gestione del match.
La ruota di Calhanoglu e Barella è stata decisiva contro il Bayern
Per uscire dal pressing asfissiante di Guerreiro, Calhanoglu ha iniziato a svariare, portando spesso fuori posizione il portoghese e soprattutto liberando spazio per Nicolò Barella. Le heatmap parlano chiaro e la zona più calda per il turco è leggermente spostata verso destra a centrocampo.
Lo slittamento dell’ex Milan lasciava maggiore spazio alle punte per venire incontro e all’ex Cagliari per farsi trovare anche in posizione più centrale, dove spesso non veniva seguito da Kimmich. La risultante è stata un’Inter brava nell’occupazione degli spazi e nel gestire il pallone, fattore decisivo per non soffrire troppo la pressione offensiva del Bayern.
Proprio per questa ragione, difficilmente Kompany ripeterà la stessa mossa a San Siro, cercando di schierare più uomini offensivi. A quel punto, l’Inter dovrà essere brava ad attaccare gli spazi e ancora una volta cinica nello sfruttare le occasioni che arriveranno. Quella, però, sarà un’altra storia. Per il momento, tutto l’ambiente nerazzurro può godersi una vittoria di grande prestigio e la testa va al Cagliari, altro impegno che non può essere sottovalutato nella corsa scudetto contro il Napoli.