Serie A irregolare, bufera Inter-Napoli: “Rocchi deve intervenire”

Qualcuno, finalmente, pone il giusto accento sulle dichiarazioni rilasciate da un arbitro: c’è in gioco la regolarità del campionato

L’arbitri saranno sempre contestati e le loro decisioni in campo continueranno a suscitare rabbia e dubbi nei tifosi. Anche se non si parla più di schietta corruzione, non sono mai scemati i sospetti a proposito di espressioni di sudditanza, favoritismi, simpatie più o meno marcate, influenzabilità o di mancanza di equità. Ad di là degli errori di valutazione che immancabilmente commettono e commetteranno, i direttori di gara sembrano al tifoso comune poco affidabili anche quando di tratta di garantire reale trasparenza e imparzialità.

Conte, allenatore del Napoli, con Rocchi, designatore arbitrale, e Inzaghi, coach dell'Inter
Serie A irregolare, bufera Inter-Napoli: “Rocchi deve intervenire” (Ansa) – interlive.it

L’arbitro Marco Guida, per esempio, ha dichiarato che lui e il collega Fabio Maresca hanno da tempo deciso di non arbitrare le partite del Napoli per motivi personali. Durante un’intervista a Radio CRC, Guida, arbitro di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, ha cercato di spiegare che i tifosi del Napoli sono particolarmente suscettibili e infiammabili. E che un errore dell’arbitro contro la loro squadra può anche motivare infiammate reazioni.

Di conseguenza, in passato, dopo aver commesso degli errori arbitrali proprio in gare contro il club azzurro, Guida ha ammesso di non essersi sentito sicuro in città, anche mentre faceva la spesa. Da qui la scelta di evitare di dirigere partite del Napoli, in modo da poter vivere sereno e di poter garantire un minimo di serenità ai figli.

L’arbitro ha in pratica dipinto i tifosi del Napoli come dei bruti pericolosi e minacciosi, sottolineando che in città come Milano la situazione è completamente diversa. Un giudizio severo e, per molti versi, ingiustificato e dunque offensivo. Ma non è questo il punto… Le parole di Guida suonano preoccupanti perché mettono in crisi il concetto, già di per sé assai fragile, d’imparzialità degli arbitri. E c’è anche chi solleva dubbi sulla regolarità del campionato, in considerazione del fatto il Napoli è in lotta per lo scudetto.

A lanciare l’allarme è stato il giornalista sportivo Maurizio Pistocchi con un post sui social. Per il giornalista, da anni impegnato in tv e non solo, quanto dichiarato da Guida sulla paura di arbitrare il Napoli suona gravissimo.

Pistocchi lancia l’allarme e invoca Rocchi: “Campionato irregolare

Non mi risulta che a Napoli ci siano stati episodi gravi di intolleranza nei confronti dei direttori di gara, qui ci vanno di mezzo l’immagine del club e quella della città, e anche la regolarità del campionato“, ha scritto il giornalista.

Marco Guida, arbitro
Pistocchi lancia l’allarme e invoca Rocchi: “Campionato irregolare” (Ansa) – interlive.it

L’argomento del rapporto tra gli arbitri e l’ambiente esterno è molto delicato, e i recenti casi di violenze nei confronti di giovani arbitri dovrebbero consigliare cautela prima di fare dichiarazioni. Rocchi, se ci sei, batti un colpo…“, ha aggiunto polemicamente Pistocchi.

La posizione del giornalista è condivisibile. Se Guida e Maresca temono i tifosi napoletani, possono dunque essere portati a favorire, consapevolmente o inconsapevolmente, la squadra azzurra anche non arbitrandola direttamente? Per il Napoli, dunque, continuano le polemiche, in un periodo in cui già si parla di possibili penalizzazioni.

Anche Guida, nella sua intervista, ha chiamato in causa il designatore arbitrale Rocchi. “Ci tengo a essere trasparente sulla questione“, ha detto l’arbitro. “Non c’è nessun retropensiero, il nostro designatore arbitrale Gianluca Rocchi può scegliere il miglior arbitro per la miglior partita. Noi siamo persone per bene. Io e Fabio Maresca possiamo arbitrare tranquillamente a Napoli, ma abbiamo deciso di non farlo… una scelta personale“.

E non ci sono dubbi che Guida e Maresca siano persone per bene e oneste. Il punto è che l’ammissione di “non tranquillità” può essere interpretata come l’impossibilità di essere sereni e oggettivi nel giudizio arbitrare rispetto a decisioni che possono riguardare il Napoli. Di fatto, l’arbitro ha ammesso l’esistenza di un grave condizionamento ambientale alle sue direzioni di gara.

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