Scandalo scommesse in Serie A: 12 indagati, c’è un ex Inter

Un nuovo terremoto scuote il calcio italiano. C’entrano di nuovo le scommesse. Una dozzina di giocatori è indagata

Di scommesse, nel calcio italiano, se ne è sempre parlato, ma per tanti anni si è fatto finta di nulla o si è cercato di giustificare l’andazzo, minimizzandone l’importanza o la gravità. In tanti casi, dirigenti, tifosi e società hanno preferito chiudere un occhio. Perché? Fondamentalmente, per evitare scandali o per superficialità. In Italia, il fenomeno delle scommesse, anche quando si è spinto oltre i limiti della legalità, è sempre stato stupidamente tollerato…

Pallone di Serie A
Scandalo scommesse in Serie A: 12 indagati, c’è un ex Inter (Ansa) – interlive.it

Il primo vero scandalo legato al calcioscommesse risale al 1980. L’inchiesta coinvolse varie squadre di Serie A e B e giocatori di grande rilevanza, poi squalificati per aver truccato delle partite. Solo allora, da parte della giustizia sportiva, sono state introdotte delle misure più severe per contrastare le scommesse illegali e, quindi, le partite truccate.

Si tornò a parlare di scommesse e partite truccate nel 2011. E anche in questo caso l’indagine coinvolse tanti calciatori e varie squadre. Vennero a galla partite truccate per favorire le scommesse illegali. Nel 2023, Fabrizio Corona rilanciò il tema con rivelazioni che dapprima infiammarono l’attenzione mediatica e poi contribuirono le autorità a indagare più a fondo.

Le indagini avviate dalla Procura di Milano nell’ottobre 2023 hanno poi confermato alcune delle accuse mosse da Corona. Dopo il sequestro di telefoni e altro materiale, gli inquirenti hanno scoperto varie piattaforme di scommesse non autorizzate frequentate da nomi importanti della Seria A. Giocatori poi squalificati.

12 giocatori di Serie A indagati per scommesse e poker online

Sempre in relazione alle rivelazioni fatte illo tempore da Corona potrebbero dipendere le nuove indagini che hanno coinvolto nelle scorse ore dodici calciatori. Fra gli indagati per aver utilizzato piattaforme illegali di scommesse online ci sono nomi che furono già investiti dallo scandalo due anni fa. Ma ce ne sono anche altri di grande rilevo, fra cui anche un ex giocatore dell’Inter.

Pallone di calcio in campo
12 giocatori di Serie A indagati per scommesse e poker online (Ansa) – interlive.it

Le indagini, condotte dalla Procura di Milano, hanno rivelato che i calciatori scommettevano su eventi sportivi diversi dal calcio, principalmente poker online, utilizzando siti non autorizzati. Per saldare i debiti di gioco, alcuni di questi giocatori indagati avrebbero effettuato dei bonifici a una gioielleria milanese, per così simulare l’acquisto di orologi di lusso.

La Guardia di Finanza ha sequestrato oltre 1,5 milioni di euro e richiesto gli arresti domiciliari per cinque persone coinvolte nella gestione delle piattaforme illegali. Parliamo dunque di uno scandalo che potrebbe avere delle serissime ripercussioni a più livelli. Oltre all’illecito sportivo, qui potrebbe scattare il dolo penale (anche se sanabile con multe irrisorie). Come minimo, ci saranno nuove sanzioni disciplinari per i calciatori coinvolti.

C’è anche un ex nerazzurro

Ci sono due calciatori della Juve altri due ex bianconeri. C’è un giocatore del Milan. E poi ci sono un tesserato della Fiorentina all’epoca tesserato della Roma, un ex Inter oggi all’Atalanta, un calciatore del Torino e uno del Padova. Infine, sono coinvolti un giocatore del Parma e uno del Leeds. C’è anche un tennista.

Poker online
C’è anche un ex nerazzurro (Ansa) – interlive.it

I fatti sono relativi agli anni che vanno dal 2021 al 2023. E ora i pm richiedono l’arresto di cinque gestori. L’accusa non parla di scommesse sul calcio. Ma agli sportivi professionisti non è consentito scommettere, in nessun ambito. La procura di Milano ha già inoltrato alla FIGC gli atti delle indagini. E ora l’autorità giudiziaria sportiva dovrà valutare se applicare provvedimenti disciplinari.

L’indagine, che è partita dalla precedente inchiesta di Torino, farà molto rumore. Ma come funzionava il giro delle scommesse? Il sistema, come abbiamo accennato, prevedeva finte vendite da parte di una gioielleria. Chi aveva dei debiti “comprava” un Rolex, che ovviamente non veniva mai consegnato. Un altro sistema di pagamento sfruttava invece dei prestanome che mettevano a disposizione carte PostePay e Revolut. Il giro di soldi, fra bonifici e rimborsi, è di circa 300.000 euro, cui si aggiungono almeno altri 400.000 euro pagati brevi manu e in contanti.

Gestione cookie