Le dichiarazioni del Presidente dell’Inter prima della supersfida col Bayern che mette in palio la qualificazione alle semifinali di Champions League
“Il Bayern è una squadra fatta di campioni, per questo sappiamo di non poterlo sottovalutare”. Così Marotta a ‘Sky Sport’ prima della sfida coi bavaresi valevole per il ritorno dei quarti di finale di Champions. Si parte dall’1-2 conquistato dai nerazzurri in Germania, ma come sottolineato dal presidente dell’Inter, la squadra di Inzaghi dovrà giocare “come se fosse 0-0”.
Sold-out il ‘Meazza’ per il match che mette in palio la semifinale: “L’apporto dei nostri tifosi sarà di grande aiuto per quello che può essere un obiettivo straordinario, un obiettivo che tutti vogliamo raggiungere”, ha evidenziato Marotta prima di uscire di nuovo allo scoperto sulla nuova strategia del club dettata dal fondo Oaktree.
“Abbiamo un piano ben definito indipendentemente da quello che sarà l’esito della stagione. Potremo fare investimenti mirati su giocatori di talento. La priorità è avere uno zoccolo duro di italiani e ringiovanire la rosa, mixando giocatori più giovani ed esperti”.
Marotta ha spiegato perché l’intenzione è quella di puntare anche sui calciatori italiani: “Uno dei nostri obiettivi è la vittoria della Serie A, dove spesso ci si trova a giocare in campi sconosciuti ai più. Lo straniero spesso non è abituato a vivere una certa pressione, invece il giocatore italiano può facilitare quest’aspetto”.
Non ci sono più dubbi 👊
Ecco i nostri titolari per stasera ✨#ForzaInter #UCL #InterBayernMonaco pic.twitter.com/Tsjp6ei0W6— Inter ⭐⭐ (@Inter) April 16, 2025
Marotta: “Mercato? Serve equilibrio”. L’esempio è proprio il Bayern

Il presidente nerazzurro ha infine provato a fare chiarezza a proposito degli investimenti mirati per i giovani di talento: “Dall’estero comprano giocatori di diciannove e vent’anni, perché la carriera si accorcia per giocatori in età anagraficamente avanzata. Serve equilibrio, il Bayern ha il portiere giovanissimo e poi Muller. La caratteristica deve essere questa: giovani dentro, motivati dentro. Perché il calcio oggi è un dispendio di energie, che qualche anno fa non era”.