Cinque diffidati in campo contro i bavaresi e la paura di perdere pezzi in vista della semifinale contro il Barcellona
La maturità dell’Inter si è avvertita anche dal fatto che, nonostante la presenza in campo di diversi diffidati, la sfida contro il Bayern non ha portato a squalifiche. E per una gara del genere, così tesa e complicata, non era facile.
In caso di giallo… Bastoni, Pavard, Barella, Mkhitaryan e Lautaro Martinez avrebbero infatti saltato la semifinale d’andata contro il Barcellona. E l’Inter ha chiuso con soli ammoniti, entrambi dalla panchina. Di conseguenza, i cinque giocatori già citati sono liberi dal rischio squalifica, dal momento che i gialli si annullano dopo i quarti.
All’andata, in Germania, l’unico ammonito era stato Acerbi, dalla panchina. E anche al Meazza, nella sfida del ritorno, i nerazzurri in campo non sono stati sanzionati dall’arbitro. I due ammoniti erano entrambi in panchina. Il primo a ricevere il giallo è stato Arnautovic per proteste. Poi è arrivato un secondo cartellino giallo, al 95′, dopo che lo staff e i giocatori a bordocampo hanno cominciato a protestare nei confronti dell’arbitro. Il motivo? Stanisic, difensore del Bayern, ha spinto a terra un raccattapalle.
Josip Stanisic pushed the ball boy off his stool after he tossed the ball away from the defender at the end of Bayern’s loss to Inter 😳 pic.twitter.com/Osr1ke9e0S
— ESPN FC (@ESPNFC) April 16, 2025
Proprio Inzaghi ha fatto chiarezza dopo Inter-Bayern su quell’ammonizione finale. C’era infatti il dubbio che l’arbitro potesse aver sanzionato proprio l’allenatore (anche lui diffidato) o Bastoni. “L’ammonizione finale non era a me“, ha chiarito il coach nerazzurro. “Era per Dimarco. Fortunatamente non ha coinvolto me e Bastoni”.
L’ammonito finale in Inter-Bayern: la spiegazione di Inzaghi
Sui social, luogo dove ogni stupidaggine diventa motivo di dibattito e polemica, tanti tifosi avversi all’Inter si sono detti meravigliati dal fatto che nessun diffidato nerazzurro sia stato squalificato. E non solo. Hanno anche tacciato Inzaghi di scorrettezza. Secondo una delle ricostruzioni, il raccattapalle spintonato da Stanisic avrebbe subito tale scioccante e dolorosissimo trauma a causa della “slealtà” dell’allenatore nerazzurro.
Secondo la ricostruzione, infatti, Inzaghi avrebbe nascosto il pallone per ritardare una rimessa laterale. Al che, il difensore del Bayern se la sarebbe presa con l’innocente raccattapalle. E, in seguito alle proteste della panchina nerazzurra, Inzaghi l’avrebbe di nuovo scampata nascondendosi dietro Dimarco.
La causa è stata Inzaghi che ha nascosto il pallone per non riprendere il gioco passandola al raccattapalle incolpevole
— Nic (@NicAsRoma) April 17, 2025
C’è anche chi se la prende con il raccattapalle, giudicando il suo comportamento antisportivo (il ragazzo non avrebbe consegnato subito il pallone al giocatore del Bayern)… In realtà, non funziona proprio così: da tempo i raccattapalle hanno solo il compito di raccogliere i palloni e posizionarli sui cinesini a disposizione dei giocatori…
Le scuse di Stanisic
Le polemiche hanno poco senso. Lo stesso Josip Stanisic ha subito chiesto scusa e poi ha cercato di chiarire la dinamica dell’episodio che lo ha visto protagonista nel finale della partita contro l’Inter. “Tutte le squadre perdono tempo quando sono in vantaggio“, ha dichiarato lo sloveno. “Sono stato stupido“.
Inter-Bayern maçında olay!
Stanisic’in top toplayıcıyı itmesi taraftarları çıldırttı. Inter yarı finalde! https://t.co/B1NDUvCgBR#ForzaInter #Skandal pic.twitter.com/iRKJi8p4iH— F5Haber 🇹🇷 (@f5haber) April 17, 2025
Fuck the kid. Stanisic should have kicked him in face https://t.co/24I65xiBR6
— deuces (@sssxlvs) April 17, 2025
Al Bayern nessuno ha rimproverato formalmente il terzino sloveno. Anzi, i tifosi sembrano aver apprezzato la sua grinta. Per l’Inter non c’è motivo di infervorarsi. Al fischio finale, avvenuto un minuto dopo la spinta sul raccattapalle, il Bayern ha detto addio ai suoi sogni europei, mentre i nerazzurri si sono assicurati un posto in semifinale di Champions League.
Su Instagram, lo sloveno ha scritto: “Fa male, abbiamo dato tutto, ma non è stato abbastanza!“. E questo è quel che conta: il non abbastanza.