Bestemmia Bisseck, interviene la Procura: la verità sulla prova tv

I casi non finiscono dopo Inter-Roma: sono arrivate importanti novità sulla bestemmia pronunciata da Yann Bisseck

L’infortunio di Benjamin Pavard ha costretto Simone Inzaghi al cambio nel corso del primo tempo. Al posto del francese, è entrato il suo ricambio naturale, Yann Bisseck, un calciatore molto discusso in questa stagione. Abile a fare male in fase offensiva grazie al tempo sul pallone e all’abilità nel gioco aereo, il tedesco sta denunciando qualche mancanza di troppo in copertura, soprattutto rispetto a come siamo abituati in Italia.

Bisseck protesta
Arrivano novità sulla presunta bestemmia di Bisseck (Ansa Foto) – interlive.it

Contro la Roma, però, non è stato protagonista in errori decisivi quanto per due episodi che stanno facendo discutere anche ben oltre il fischio finale. L’ex Aarhus, infatti, è stato steso da Ndicka senza vedersi assegnato il calcio di rigore, un chiaro sbaglio da parte di Fabbri e del Var che è stato ammesso anche dalla CAN.

Non solo, perché in un’altra occasione Bisseck è stato ancora protagonista. Le telecamere hanno colto un’espressione ingiuriosa da parte del tedesco, o meglio una presunta bestemmia, visto che non c’è l’audio che possa appurare quanto effettivamente il tedesco ha esclamato in campo.

Bestemmia Bisseck: si muove la Procura FIGC

La novità delle ultime ore è che la Procura FIGC starebbe acquisendo le immagini rispetto a quanto avvenuto sul prato di San Siro. Resta il fatto che il labiale non chiarisce del tutto il contenuto, e ci sono diversi precedenti che possono essere indicativi a riguardo.

Bisseck in campo
Bisseck rischia soprattutto una multa (Ansa Foto) – interlive.it

La vicenda Lautaro Martinez ha chiarito che, in casi come questo, si può passare dal patteggiamento e quindi arrivare a una multa da 5mila euro. Il Giudice Sportivo non ha annotato nulla nel suo comunicato, per cui non può esserci una vera e propria prova tv che potrebbe costare una squalifica pesantissima al difensore a questo punto della stagione.

Di fatto, quindi, anche queste polemiche, che continuano a circolare con grande enfasi sui social, sono destinate a spegnersi in un nulla di fatto. O meglio, solo con una multa più o meno sostanziosa da pagare.

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