L’Inter ha scelto il nuovo allenatore: telefonata arrivata, c’è l’annuncio

Da Demone a Scemone. Poco più di una settimana, tanto è bastato per far riesplodere l’astio sopito del tifo nei confronti di Inzaghi

Simone Inzaghi è un perfetto capro espiatorio. In una stagione già segnata da 10 sconfitte, qualcuno deve pagare o comunque assumersi l’onere delle critiche. All’Inter non si può accettare, pure con degli applausi di incoraggiamento, la mediocrità. Non potendo licenziare mezza squadra, far saltare teste in dirigenza o pretendere risposte dalla nuova proprietà, è ovvio che il pubblico degli insoddisfatti punti il dito contro chi non ha saputo interpretare nessuno dei derby disputati in stagione e nemmeno le sfide contro il Parma e il Monza.

Simone Inzaghi
L’Inter ha scelto il nuovo allenatore: telefonata arrivata, c’è l’annuncio (Ansa) – interlive.it

Inzaghi, se la squadra ha smesso di girare, ha le sue oggettive colpe. Ma ha pure grandi, inconfutabili meriti, che non vanno dimenticati o banalizzati. In Champions, finora, ha fatto benissimo, prima nel girone e poi a Monaco di Baviera. Ciononostante, non è giusto chiedere ai tifosi delusi dalle tre sconfitte consecutive di aprile di trattenere il malcontento. Le critiche sono sacrosante. Ma c’è chi vorrebbe censurarle tutte, come manifestazioni di lesa maestà.

Cercando di guardare con un minimo di lucidità alla situazione contestuale, ci sta che i delusi storcano il naso quando si parla di rinnovo fino al 2027 a 7 milioni a stagione. E, in quest’ottica, dovrebbe indignare ancora di più la prospettiva di un esonero.

Inzaghi non è e non è stato un allentato fallimentare per l’Inter. In questi anni ha saputo dare alla squadra un grande gioco e, in particolari momenti, è anche riuscito a dar forma a un undici di innegabile solidità e prestigio. Per contro, non può essere giudicato come un tecnico perfetto e immune da errori. Eppure sembra che in certi contesti sia quasi impossibile parlar male del suo modo di gestire la squadra o criticarne l’impostazione tattica.

Inzaghi da esonerare: chi al suo posto?

L’attuale allenatore dell’Inter ha espresso con il suo balbettante percorso in campionato nelle ultime quattro stagioni alcuni evidenti limiti. Ci sono però allenatori più titolati del piacentino che falliscono pure con mercati da 200 milioni. Quale sostituto potrebbe garantire maggiore competitività e qualità?

Inzaghi
Inzaghi da esonerare: chi al suo posto? (Ansa) – interlive.it

Il punto è sempre lo stesso: finché si continuerà a non spendere, è impossibile chiedere l’esonero di Inzaghi o giudicare l’attuale allenatore dei nerazzurri come il principale responsabile dei passi falsi dell’Inter.

Forse, il solo pensiero di chi potrebbe arrivare al posto di Inzaghi potrebbe bastare a quietare lo spirito polemico dei più critici. Sul mercato, a oggi, alla portata dell’Inter ci sono Allegri e Sarri. Due allenatori che potrebbero far rimpiangere subito, a tutti, il buon Simone.

Chiamata a Vecchi

L’Inter non sta pensando a un nuovo allenatore. Il coach che si cerca, attualmente, è quello per Under 23, che la società vorrebbe iscrivere al prossimo campionato di Serie C. Il sogno è quello di riportare l’ex allenatore della Primavera Stefano Vecchi.

Vecchi
Chiamata a Vecchi (Ansa) – interlive.it

Chiuvu, dopo l’ottimo riscontro ottenuto a Parma, non è più un obiettivo papabile per il progetto: ormai va considerato un allenatore da Serie A. Zanchetta non sembra invece pronto per guidare la seconda squadra. Ecco perché si pensa a Vecchi, attualmente al Vicenza.

Sfumata la possibilità di salire al primo posto ai danni del Padova e vincere il girone A di Lega Pro, Vecchi è ancora in corsa per la promozione in B. E l’ex allenatore della Primavera ha già fatto capire che in caso di promozione non lascerebbe mai l’attuale squadra.

Io ho un contratto con il Vicenza e sono sicuro che se vinciamo il campionato, almeno da parte mia, non ci sono dubbi sul futuro“, ha detto di recente. “Abbiamo solo un grande obiettivo: giocare con il Lane in serie B, il resto conta poco”. Dichiarazioni che fanno pensare che sia stato già raggiunto da una chiamata da parte dell’Inter.

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