Tiene banco il discorso legato al futuro del tecnico dell’Inter. Il presidente Marotta ha parlato di rinnovo, ma c’è chi la pensa in modo diverso
Come va giudicata la stagione dell’Inter e, quindi, del suo allenatore Simone Inzaghi? Bisogna aspettare di vedere se e quanti trofei verranno vinti, oppure si può già dire che è stata positiva perché ha lottato fino a fine aprile su tre fronti?

Il dibattito, dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia, è più che mai aperto. Si resta in corsa per lo scudetto e la Champions League, ma il presidente Beppe Marotta sembra intenzionato a rinnovare il contratto del tecnico piacentino a prescindere da come andrà a finire.
Una scelta che non piace all’ex centravanti Roberto Pruzzo, che ai microfoni di ‘Radio Radio’ ha dichiarato: “Sono molto perplesso, è una scelta che va contro ogni logica: io aspetterei di vedere come finisce la stagione, che era iniziata con tutte le prospettive positive. I nerazzurri erano partiti per vincere il campionato e fare bene in Champions e Coppa Italia. Quando ci sono tanti obiettivi e non ne raggiungi nemmeno uno, non so se ripartire con lo stesso allenatore sia la cosa giusta da fare.
Inzaghi se la deve prendere con i suoi calciatori per come hanno giocato il secondo tempo del derby e per il modo in cui hanno preso gol a Bologna… Lui sembra nervoso, mentre i calciatori sembrano stanchi: è questo il pericolo più grande che corre l’Inter”.
Inter, Agresti risponde a Pruzzo: “Non è detto che Allegri avrebbe fatto meglio”
Del partito di chi confermerebbe Inzaghi alla guida tecnica dell’Inter senza aspettare la fine della stagione è invece il giornalista sportivo Stefano Agresti. Intervenuto sulla stessa emittente, ha risposto così a chi ha fatto il nome di Massimiliano Allegri come sostituto.
“Non è per niente scontato che un allenatore esperto e vincente come Allegri avrebbe fatto meglio o quantomeno avrebbe fatto le stesse cose che ha fatto finora Inzaghi. Tenere questa pressione per tutti questi mesi non è affatto semplice. Il tecnico nerazzurro è stato bravo in questo e ormai va considerato anche lui un allenatore di spessore internazionale, poi è chiaro che se non vinci nulla, finisci nel mirino della critica.
Stiamo a vedere come andrà con il Barcellona perché andare o non andare in finale di Champions League sarà molto significativo: non è una cosa che capita tutti i giorni e lui potrebbe farlo per la seconda volta in tre anni dopo Istanbul“.