Penalizzazione Inter: come cambia la classifica di Serie A

Milan e Inter rischiano una penalizzazione connessa all’inchiesta ultras? Cosa dice il comma 1 dell’articolo 25

Il Codice di Giustizia Sportiva contempla uno scenario in cui per Inter e Milan la situazione potrebbe farsi più grave del previsto. Il comma 1 dell’articolo 25 riguarda la prevenzione di fatti violenti. Esso stabilisce che alle società è fatto divieto di contribuire, con interventi finanziari o con altre utilità, alla costituzione e al mantenimento di gruppi organizzati e non organizzati di propri sostenitori (salvo quanto previsto dalla legislazione statale vigente). E il codice, in questi casi, prevede un’ammenda.

Marotta e l'inchiesta ultras
Beppe Marotta (Ansa) – interlive.it

Con la contestazione dell’articolo 4, quello che concerne la lealtà sportiva, potrebbe anche scattare la vera penalizzazione. Ma al momento, in base ai dati noti e visti i precedenti (quelli riguardanti la Juventus) Milan e Inter non rischiano una penalizzazione per l’inchiesta sugli ultras. Tuttavia, non è escluso che possano essere soggette a multe o altre sanzioni minori. L’inchiesta, che riguarda presunti affari illeciti e violenze legate alle organizzazioni ultras delle due squadre, ha di certo coinvolto anche dirigenze e giocatori, ma non è ancora chiaro se questi siano meglio identificabili come parti lese o soggetti che hanno peccato di collusione o superficialità.

Al momento, non ci sono prove sufficienti che dimostrino un coinvolgimento diretto delle società in attività illecite legate agli ultras. Se ciò fosse solo in parte vero la penalizzazione sarebbe sacrosanta. Le indagini sono ancora in corso, e Chiné, procuratore federale Federcalcio, ha chiesto l’ordinanza ai pm di Milano di custodia cautelare e gli atti di indagine non coperti da segreto proprio per versificare se esistono condotte punibili a livello sportivo. Ma finora non sono emerse evidenze che giustifichino una penalizzazione sportiva.

L’Inter rischia davvero una penalizzazione?

Il precedente della Juve è fresco. E allora il procuratore federale Giuseppe Pecoraro chiese trenta mesi di inibizione e 50.000 euro di ammenda per l’allora presidente Andrea Agnelli. La squadra pagò direttamente con due turni a porte chiuse e un ulteriore turno di sospensione per la Curva Sud. L’inibizione per Agnelli cadde, e la richiesta fu ridotta infine a 100.000 euro di multa all’ex presidente, 60.000 euro di multa alla società e un turno di campionato con la Curva chiusa.

Marotta e il rischio penalizzazione
Marotta (Ansa) – interlive.it

C’è chi obietta che la situazione riguardante la Juve era differente: il club bianconero denunciò subito e collaborò con gli inquirenti. Ma a quanto pare anche nel caso dell’Inter, la società dovrebbe aver sempre collaborato direttamente con la Digos per l’acquisizione delle prove (proprio come fece, in parte, la Juve). E anche se c’è chi accusa l’Inter di non aver denunciato e di aver addirittura collaborato con gli ultras criminali, tale fattispecie sembra del tutto fantasiosa (una cosa del genere porterebbe alla retrocessione).

Come andrà a finire per Inter e Milan? Anche in caso di riconoscimento di dolo, è probabile che arriverà un patteggiamento. Secondo alcune voci le parti sarebbero già al lavoro per un processo sportivo rapido (ma i tempi, com’è noto, sono quelli che sono), che non preveda grossi scossoni.

Ipotesi penalizzazione per le società coinvolte

L’avvocato Mattia Grassani, esperto in diritto sportivo, qualche giorno fa ha analizzato la situazione e non si è sentito comunque di escludere la possibilità di penalizzazioni in classifica e squalifiche per calciatori e dirigenti coinvolti. Per Grassani tirare in ballo il precedente della Juve non avrebbe molto senso, dato che le imputazioni per le società in questo caso sarebbero molto diverse. Quindi, potrebbe anche arrivare una punizione più severa di un’ammenda.

Chiné studia l'inchiesta sugli ultras
Procuratore federeale Chiné – interlive.it

La società ritenuta responsabile di favoreggiamento o collaborazione potrebbe rischiare secondo l’avvocato Grassani da 1 a 3 punti. L’avvocato paventa anche il rischio di una squalifica per i dirigenti di molti mesi. Sei, nove o anche dodici, a seconda della gravità delle responsabilità. E in base a queste ipotesi, calciomercato.it ha provato a ricostruire la nuova classifica della Serie A, come se le penalizzazioni fossero già state acquistate.

La penalizzazione per i club potrebbe scattare, come abbiamo detto, solo nel caso in cui gli inquirenti dovessero contestare l’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva. Cioè l’articolo relativo a lealtà, correttezza e probità, operante in casi di particolare gravità. Quindi gli inquirenti dovrebbero accertare rapporti strutturali e illeciti con la tifoseria o gravi carenze organizzative e nella gestione della biglietteria da parte delle società. E, in base a ciò, calciomercato.it immagina una sanzione maggiore per l’Inter (un -3) e una minore per il Milan (un -1).

La nuova classifica di Serie A vedrebbe quindi il Napoli da solo in testa con 13 punti, la Juventus a 12, il Toro a 11. Poi Udinese, Lazio, Milan ed Empoli a 10. La Roma a 9. L’Inter e il Como a 8. Bologna, Atalanta e Fiorentina a 7. Verona a 6. Cagliari, Genoa, Lecce e Parma a 5. Venezia a 4 punti e, ultimo, Monza a 3.

Gestione cookie