Sanzioni importanti per l’Inter: “Comportamento dei dirigenti ha ripercussioni sul campo”

È in continuo aggiornamento la vicenda giudiziaria sul comportamento criminale dei capi Ultras dell’Inter: cosa rischia il club nerazzurro

Il calcio italiano, dopo la lunga vicenda delle plusvalenze Juve che ha comportato, alla fine della stagione 2022/23, una penalizzazione finale di 10 punti a carico del club bianconero, fa i conti con una nuova inchiesta giudiziaria. Che per ora, ma il condizionale è d’obbligo, riguarderebbe solo la giustizia ordinaria e non quella sportiva.

Sanzioni importanti in vista per l'Inter: comportamenti inappropriati dei dirigenti
L’inchiesta ‘Doppia Curva’ deve ancora produrre i suoi effetti sulla giustizia sportiva (Ansa Foto) – Interlive.it


L’ormai nota vicenda delle infiltrazioni mafiose e della ‘Ndrangheta nelle curve di Inter e Milan, con capi d’imputazione ben specifici ed arresti già eseguiti da qualche settimana, coinvolge indirettamente anche alcuni tesserati del club di Viale della Liberazione.

Dopo la diffusione delle intercettazioni telefoniche tra Simone Inzaghi e Marco Ferdico, leader del tifo organizzato dell’Inter, in cui l’ultras chiedeva al tecnico l’emissione di un numero maggiore di biglietti in vista della finale di Champions di Istanbul, ha creato non poco scalpore. Anche perché sono spuntate successivamente altre telefonate tra esponenti del mondo ultras e Javier Zanetti, il vicepresidente del club nerazzurro.

Già chiamati a testimoniare come ‘persone informate sui fatti’, l’allenatore e il dirigente per ora non figurano nell’elenco degli indagati. Da più parti, sulla scorta di recenti casi analoghi come quello che ha colpito la Juve nel 2017 – con una salata multa inflitta all’allora numero uno del club Andrea Agnelli – sembrano assolutamente improbabili delle conseguenze in àmbito sportivo, ma c’è chi in qualche modo  ‘invoca’ delle punizioni per i tesserati Inter coinvolti nell’ancora provvisorio quadro indagatorio.

Nicolino lancia il monito: “La giustizia sportiva dovrebbe…”

Mirko Nicolino, giornalista di ‘Bianconeranews.it’, è intervenuto in diretta nella trasmissione ‘Ti amo calciomercato‘, in onda sul canale Youtube di Calciomercato.it. Decise e poco equivocabili le sue parole, improntate ad una richiesta di coerenza rispetto all’annosa questione dell’articolo 4, quello che prevede sanzioni per slealtà sportiva derivanti da reati commessi nel campo della giustizia ordinaria.

Il comportamento inappropriato dei dirigenti Inter potrebbe comportare sanzioni
Il club nerazzurro attende l’esito delle indagini della Procura (LaPresse) – Interlive.it

“Il calcio italiano negli ultimi anni ha perso molta credibilità. Se nel corso del processo sportivo alla Juventus, i giudici ci dicono che adoperano l’articolo 4 perché è un contenitore che di volta in volta viene riempito essendo un organo indipendente da alcuna legge, allora va applicato sempre. Ricordiamo che l’ex procuratore federale Pecoraro, che aveva come vice l’attuale procuratore Chiné, per la Juventus e la questione ultras chiese l’articolo 4, perché dal suo punto di vista c’era stata slealtà da parte dell’ex presidente Agnelli, che non aveva vigilato nella cessione di biglietti che sono stati dati a persone che li hanno rivenduti a scopo lucro”, ha esordito Nicolino.

Ora Viglione, responsabile dell’ufficio legislativo della Federcalcio e braccio destro di Gravina, ci dice che non è vero che l’articolo 4 è un contenitore vuoto. E che la giustizia sportiva deve stare attenta al diritto comunitario. Le responsabilità di Inzaghi verranno solo accertate dalla giustizia ordinaria, così come quelle di Zanetti. La giustizia sportiva, però a questo punto, deve essere paritaria rispetto alle sentenze precedenti. Mi aspetto il pugno forte, anche se oggi leggo solo di multine. Mi aspetto che ci dicano le stesse cose dette nei confronti della Juventus, ovvero sanzioni importanti“, ha concluso il giornalista.

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