La scelta sorprendente di Inzaghi ha ripagato ampiamente l’allenatore nerazzurro. Ora i piani del club potrebbero cambiare
Lo 0-5 contro il Verona è stato il miglior viatico possibile per l’Inter in vista del prossimo match di Champions League contro il Lipsia. L’eventuale quarta vittoria consecutiva, dopo quelle con Stella Rossa, Young Boys e Arsenal, potrebbe avvicinare ulteriormente i nerazzurri a una delle prime otto posizioni della classifica che garantiscono la qualificazione diretta agli ottavi.
Con i tedeschi, sorprendentemente ultimi in classifica con quattro sconfitte in altrettante partite disputate, Inzaghi recupera Lautaro Martinez e Calhanoglu, assenti a Verona. Non ci sarà, invece, uno dei grandi protagonisti della sfida del Bentegodi, schierato a sorpresa da Inzaghi dopo la defezione improvvisa di Lautaro dovuta a un attacco febbrile.
Ci riferiamo, ovviamente, a Joaquin Correa. Dallo stupore iniziale dei tifosi nerazzurri per la sua presenza dal 1′, si è passati a una gioia inaspettata quando l’argentino ha segnato il gol del vantaggio interista con un pregevole pallonetto sul portiere in uscita. Un ritorno al gol in nerazzurro per Correa che è avvenuto a un anno e mezzo dall’ultima rete segnata al Benfica in Champions e proprio nello stadio dove aveva segnato la sua prima rete con l’Inter nell’agosto 2021 poco dopo il suo arrivo dalla Lazio.
Correa, ora può cambiare tutto a Gennaio
Correa non sarà della partita con il Lipsia a causa del mancato inserimento nella lista Champions. Una scelta che l’Inter ha preso in quanto l’argentino sembrava non rientrare più nei piani del club dopo il ritorno dalla stagione in prestito con l’Olympique Marsiglia.
Le possibilità di cessione in estate sono svanite e tutto lasciava presagire che l’addio di Correa si sarebbe concretizzato a gennaio con la riapertura del mercato. Il gol e la bella prestazione di Verona ora possono cambiare il futuro immediato dell’attaccante. Non è escluso, infatti, che Inzaghi possa richiedere la permanenza dell’argentino almeno fino a fine stagione quando il contratto del Tucu andrà in scadenza.
Nelle gerarchie di attacco dell’Inter, Correa ora potrebbe aver superato Arnautovic, una condizione che può dargli l’opportunità di trovare più spazio nelle scelte di Inzaghi in vista del tour de force di match fino a fine anno. Se il club può cambiare idea in vista di gennaio, sembra definitiva invece la decisione per quanto riguarda il rinnovo. Correa (così come Arnautovic) non dovrebbe prolungare la propria esperienza in nerazzurro alla scadenza del contratto fissata al 30 giugno. La partenza dell’argentino permetterà all’Inter anche di liberarsi di un ingaggio elevato di 3.5 milioni netti, uno dei motivi che ha ostacolato finora la cessione dell’attaccante.