Sempre più insistenti le voci che vorrebbero un approdo in Italia dell’ex rossonero: Luis Enrique ‘agevolerebbe’ i nerazzurri
Fenomenale in Nazionale – dove non sbaglia un intervento da mesi – affidabile, seppur con qualche piccola indecisione, in Ligue 1, disastroso in Champions League. Queste le curiosamente diverse tre facce del rendimento di Gigio Donnarumma, l’ex portiere del Milan militante nel PSG.
Dall’ormai celebre topica del ‘Bernabeu‘ – quella che ha spianato a Karim Benzema e compagni la strada di una clamorosa rimonta – fino all’ultimo errore compiuto contro l’Atletico Madrid al ‘Parco dei Principi’, la storia del portiere nella prestigiosa kermesse continentale è costellata di errori. Pagati sempre a caro prezzo perché il più delle volte ultradecisivi nel determinare il risultato finale ai danni della sua squadra.
Dalle parti di Parigi, e nell’ufficio del tecnico asturiano del club di Al-Khelaifi, iniziano ad averne abbastanza. Luis Enrique sembra aver sdoganato una rivoluzione nelle gerarchie della porta transalpina. Basti pensare che in due delle ultime tre gare di campionato il campano è finito in panchina, con la riserva Safonov lanciato titolare – e con ottimi risultati – dall’allenatore spagnolo. Che sia il preludio ad un addio anticipato di colui che i tifosi del Milan considerano ancora un ‘traditore’? Pare proprio di sì.
Donnarumma addio, la strategia di Marotta
Ne è convinto il portale francese esperto di mercato ‘Footmercato.net’, che sottolinea come le scelte del tecnico iberico non possono non avere delle immediate ripercussioni sull’incedibilità – assente, al momento – del numero uno azzurro. Sul quale da tempo graviterebbe l’interesse interista.
Con Yann Sommer prossimo a compiere 36 anni – e in ogni caso col contratto in scadenza a giugno 2026, proprio come ‘Gigio’ – e Josep Martinez che ancora non convince Simone Inzaghi, la pista Donnarumma sembra quasi inevitabile per il futuro della porta nerazzurra. Tanto più che la più diretta concorrente dell’Inter per l’estremo difensore italiano, la Juve, si è ritirata da tempo dai giochi con l’ingaggio di Di Gregorio.
La strategia di Marotta potrebbe essere questa: attendere la fine della stagione, quando mancheranno 12 mesi alla scadenza del contratto di Donnarumma, e sottoporre al PSG un’offerta da 40 milioni. Che poi sarebbe l’attuale valore del portiere, conti alla mano. La conditio sine qua non per la chiusura del cerchio resta la predisposizione del nativo di Castellammare di Stabia a spalmarsi l’ingaggio di 10 milioni di euro annui percepiti a Parigi.
Superato quest’ultimo ostacolo, il Ds dei francesi Luis Campos potrebbe non porre particolari problemi alla chiusura del colpo. Anche perché, essendo arrivato a costo zero nell’estate del 2021, Donnarumma è sempre una potenziale succosa plusvalenza per le casse della società transalpina.
Va detto, in conclusione, che Donnarumma appare pressoché impossibile in concreto. I motivi sono semplici, ingaggio alto e giocatore difficilmente rivendibile.